La startup Colossal biosciences ha annunciato alla stampa di voler de-estinguere il dodo, l’uccello incapace di volare scomparso nel 17esimo secolo, ma il progetto ha davanti molte sfide.

Il dodo è scomparso dalla sua terra d’origine, le Isole Mauritius, a seguito del selettivo sterminio dovuto alla caccia e alle razzie dei coloni, nonostante si fosse adattato perfettamente all’ambiente, anche se non sapeva volare.

Adesso, però, una startup di biotecnologie, la Colossal biosciences, sta cercando di porre rimedio con l’obiettivo di de-estinguere il dodo, ma riportare in vita una specie estinta non è affatto una passeggiata. Il piano è infatti quello di modificare i genomi dei discendenti attualmente in vita di animali estinti per creare nuove specie che occupino nicchie ecologiche simili a quelle dei loro lontani cugini.

Se questo processo si possa effettivamente definire de-estinzione è ancora oggetto di discussioni tra gli esperti.

La de-estinzione degli uccelli pone molte difficoltà, in quanto accedere alle informazioni genetiche contenute all’interno degli embrioni di uccelli è molto più difficile rispetto a quelli umani. Colossal, però, punta a modificare le cellule che si trasformano in ovociti o spermatozoi, per poi impiantarle in embrioni di uccelli in fase di sviluppo.

Il nuovo uccello, cugino del dodo, crescerà con cellule uovo o spermatozoi che racchiudono in sé la ricetta genetica di un dodo funzionale, o a una specie che gli si avvicini, almeno.

La startup ha già in programma di riportare in vita non solo il dodo, ma anche il mammut. Tuttavia, nel 2021, il co-fondatore della startup e genetista Harvard George Church ha dichiarato a Stat News che il progetto di Colossal per resuscitare il mammut potrebbe richiedere 6 anni, e altri 10-12 anni affinché l’animale raggiunga la maturità sessuale.

Il cofondatore di Colossal, Ben Lammn, ha puntualizzato in un comunicato stampa che l’obiettivo di de-estinzione del mammut e del dodo sono solo i primi passi verso altre innovazioni. L’obiettivo finale è che ogni tecnologia sviluppata da Colossal abbia potenziali applicazioni anche nel mondo della sanità umana: “È fondamentale per la nostra strategia tecnologica“, ha spiegato.

Lamm dice anche di essere entusiasta del lavoro svolto dal team di Colossal che si occupa di embriologia: “Pensiamo che ci siano applicazioni enormi per la fecondazione in vitro, ma non è chiaro se daremo vita a una società di Fiv. Forse ci limiteremo a concedere in licenza le tecnologie“.

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