Shannen Doherty dice che desiderava "disperatamente" un bambino durante la lotta al cancro

Nel suo podcast l'ex star di Beverly Hills 90210 ha raccontato di essersi sottoposta alla fecondazione in vitro e di aver pensato che questa fosse collegata alla sua diagnosi di tumore al seno.

Shannen Doherty, mentre continua a lottare contro il cancro al quarto stadio, ha deciso di raccontarsi in un podcast dal titolo Let’s Be Clear with Shannen Doherty. Nell’episodio del 1° gennaio 2024, l’attrice ha parlato di come anni fa desiderasse “disperatamente” un bambino, svelando agli ascoltatori di essersi sottoposta a trattamenti di fecondazione in vitro con il suo ex marito, Kurt Iswarienko, prima di avere la diagnosi di cancro nel 2015.

Parlando con il suo oncologo, il dottor Lawrence Piro, Doherty ha dichiarato che quando le è stato inizialmente diagnosticato un tumore al seno, credeva che la fecondazione in vitro potesse essere collegata alla malattia, cosa che le fece rifiutare alcuni trattamenti nonostante le raccomandazioni del suo medico.

Credevo che il motivo per cui mi ero ammalata di cancro fosse perché avevo fatto la fecondazione in vitro”, ha ammesso l’ex star di Beverly Hills 90210: “Molte altre donne che conoscevo hanno fatto la fecondazione in vitro e hanno finito per ammalarsi di cancro al seno, in un certo senso tutti i numeri hanno iniziato ad accumularsi nella mia testa. Se hai una cellula un po’ traballante e che è sul punto di trasformarsi, diffondendo il cancro – blah, blah, blah – tutti gli ormoni della fecondazione in vitro che stai pompando nel tuo corpo non faranno altro che aumentare quella opportunità. Questo almeno era il mio pensiero”, spiega parlando del motivo che l’aveva portata ad avere questa convinzione.

Dopo essere entrata in remissione nel 2017, il team medico di Doherty le consigliò di provare il farmaco antitumorale Tamoxifen, ma lei rifiutò: allora l’ex volto di Streghe voleva ancora “disperatamente” avere un bambino: “Non solo volevo un figlio per me, ma lo volevo per mio marito, lo volevo per il nostro matrimonio, volevo che anche lui realizzasse quella parte di sé. Sembrava un rischio calcolato che non era poi così grave da correre”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!