"Dopo Basic Instinct persi la custodia di mio figlio”: il ricordo drammatico di Sharon Stone
La nota attrice e produttrice americana ha raccontato il doloroso episodio sul figlio, che scaturì proprio da uno dei suoi film di maggiore successo.
La nota attrice e produttrice americana ha raccontato il doloroso episodio sul figlio, che scaturì proprio da uno dei suoi film di maggiore successo.
Era il 1992 e l’iconica scena di nudo durante l’accavallamento delle gambe nel film cult Basic Instinct la consacrò tra i sex symbol degli Anni ’90, lanciando di fatto la sua carriera. Parliamo, ovviamente, di Sharon Stone, attrice, produttrice ed ex modella statunitense, che è tornata a raccontare quel periodo rivelando come, proprio a causa di quella memorabile scena nei panni di Catherine Tramell, perse l’affidamento del figlio.
Dopo aver mantenuto il riserbo per anni, Sharon Stone ha deciso di raccontare il doloroso episodio nel seguitissimo podcast Table for Two, condotto da Bruce Bozzi. I fatti risalgono al 2004 e al divorzio dall’ex marito Phil Bronstein. Il processo ha, inevitabilmente, portato a valutare anche la custodia del figlio adottivo, Roan Joseph, che all’epoca aveva appena quattro anni.
L’attrice chiese l’affidamento del piccolo ma, in modo inspiegabile, il giudice chiamato a esprimersi sul caso usò contro di lei la scena di Basic Instinct e affidò Roan Joseph al padre. Sharon Stone racconta:
Il giudice chiese a mio figlio: “Sai che tua madre fa film di sesso?”. Fu come subire un abuso dal sistema. Non potevo credere che la considerazione che mi veniva data come madre potesse dipendere dall’aver recitato in quel film.
Una decisione inspiegabile, che ha spiazzato Sharon Stone portandola a rischiare seriamente di perdere il figlio per sempre e costringendola a convivere con conseguenze devastanti, che le hanno causato problemi cardiaci: “Fu un scelta che mi spezzò il cuore. Mi spezzò letteralmente il cuore”, ha concluso l’attrice.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
Cosa ne pensi?