Nella mattinata del 13 giugno 2023 Simona Lidulli è stata ritrovata senza vita nel letto della sua abitazione in via Consolini 51, a Roma, dove conviveva con il compagno, Valerio Savino che, dopo aver pubblicato un post su Facebook in cui preannunciava la propria morte e quella della fidanzata, ha ucciso la donna e si è tolto la vita con un colpo di pistola.

Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui”, si legge nelle prime righe del post condiviso sul profilo Facebook dell’omicida: “Insieme da sempre e per sempre”.

Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male.

Anche sul profilo Facebook di Lidulli è apparso un messaggio di commiato, un semplice “Addio”, motivo per cui gli inquirenti, oltre alla pista del femminicidio – in quel caso sarebbe stato lo stesso Savino a scrivere il messaggio sul profilo social della compagna, dopo averla uccisa -, stanno vagliando anche quella dell’omicidio-suicidio come “scelta condivisa”.

A dare l’allarme, come riportato da Today, sono stati i numerosi amici e parenti che avevano letto il post di Savino pubblicato sui social. L’omicidio è avvenuto intorno alle 11:30 di ieri e, dopo l’arrivo dei carabinieri sulla scena del crimine, sono iniziate le ricerche dell’assassino, un banchiere romano e tiratore al poligono.

Le forze di polizia, nel corso della mattinata, sono riuscite a seguire le tracce dell’uomo, trovato morto all’interno della propria automobile nel parcheggio superiore del centro commerciale I Granai, a pochi metri dall’edificio in cui conviveva con Lidulli. Il killer, malato terminale di leucemia, secondo le prime ricostruzioni dei fatti, dopo aver ucciso la compagna, si sarebbe diretto in macchina verso il posteggio dello stabile, dove si è tolto la vita con una pistola. Secondo gli ultimi accertamenti, anche sul cadavere della donna sono stati trovati colpi di arma da fuoco.

Sembrerebbe inoltre che siano stati trovati altri messaggi di addio, stavolta scritti su carta, anche accanto ai corpi della coppia, nella casa e nell’auto.

Valerio era molto malato, ma lo sapevamo in pochissimi – ha raccontato un amico a Fanpage.it – Purtroppo c’erano stati dei segnali, che però non abbiamo colto. Un mese fa mi ha chiesto di adottare il suo gatto, una cosa anomala. Per loro era come un figlio, erano legatissimi a lui. Gli ho risposto che lo avrei preso solo se non potevano più tenerlo, ma avrei dovuto capire che c’era qualcosa che non andava.

Un mese fa Valerio mi ha detto che non avrei potuto più fare nulla per lui. Aveva ceduto tutte le armi che aveva, era un tiratore scelto e facevamo parte della stessa squadra, eravamo molto amici. Avrei dovuto capire dal gatto che qualcosa non andava, siamo disperati”.

Per l’uomo la certezza è che

hanno deciso insieme, non potevano vivere l’uno senza l’altro.

Spetterà comunque alle forze dell’ordine cercare di fare chiarezza sulla morte della coppia.

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