Simonetta Cesaroni, nuovi documenti ignorati per anni sull'omicidio di via Poma

Dopo oltre vent'anni di indagini, il delitto mai risolto arriva alla commissione Antimafia. A marzo 2022, la Procura di Roma aveva riaperto il caso sulla ventenne uccisa con 29 coltellate, sferrate con crudeltà al volto, all’addome e al pube.

Dopo oltre vent’anni di indagini, il delitto mai risolto di via Poma arriva alla commissione Antimafia. A riportarlo è La Repubblica, che informa riguardo la nuova istruttoria sull’omicidio di Simonetta Cesaroni, per cercare di acquisire nuovi documenti, che finora erano stati ignorati.

Si tratta di un lavoro preparatorio all’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta, che si occuperà ufficialmente dell’assassinio della 20enne rimasto senza colpevole e di cui è prevista l’incardinazione alla Camera il 19 o 20 luglio 2022.

Per il 15 luglio è fissato l’incontro tra i parlamentari, coordinati dal presidente Nicola Morra, e i legali della famiglia della vittima, uccisa il 7 agosto 1990 nell’ufficio di via Poma, dove lavorava come segretaria contabile.

A marzo 2022, a più di trent’anni dall’omicidio, la Procura di Roma aveva riaperto il caso, dopo un esposto della famiglia in cui si evidenziavano alcuni nuovi elementi che necessitavano ulteriori approfondimenti. In concomitanza, erano emersi alcuni dubbi riguardo all’alibi fornito da Francesco Caracciolo di Sarno, presidente dell’ufficio in cui lavorava Simonetta Cesaroni, morto nel 2016. La 20enne veniva ritrovata proprio nei suoi uffici, con 29 coltellate sferrate con crudeltà al volto, all’addome e al pube.

Le prime indagini avevano portato all’individuazione di Pietrino Vanacore, il portiere dello stabile, prima accusato dell’omicidio poi scagionato. Uno dei cold case più famosi e contorti d’Italia: all’inizio del 1993, c’era stata una seconda inchiesta, contro Federico Valle, un giovane (allora coetaneo della vittima), nipote dell’anziano architetto che viveva all’ultimo piano del palazzo di via Poma. Lui era stato accusato da Roland Voller, invischiato in affari non limpidi con un poliziotto, poi arrestato, e con i servizi segreti.

Vent’anni dopo il delitto era arrivato il processo a Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni condannato in primo grado e poi assolto in Appello.

Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia a Montecitorio, ha dichiarato a Repubblica:

Il delitto di via Poma ha lasciato sgomenta la città ma anche tutto il paese. L’efferatezza del crimine che ha spezzato la vita di una giovane donna è rimasta impunita, lasciando un vuoto attorno alle responsabilità che pesa ancora oggi nella coscienza collettiva. Per questo è utile che il Parlamento svolga la sua parte con una istruttoria che forse a distanza di tanti anni potrà contribuire a gettare qualche lampo di luce nell’oscurità che avvolge il delitto.

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