Finisce l’incubo dopo 17 giorni. Si è conclusa l’operazione di recupero in Thailandia: sono tutti in salvo i 12 ragazzi ed il loro allenatore di calcio, rimasti intrappolati  nella grotta di Tham Luang di Me Sai a Chang Rai.

La notizia si è ricorsa in queste ultime ore nei media internazionali ed è stata ufficializzata dai  Navy Seals sulle loro pagine Facebook e Twitter, subito inondate di complimenti da tutto il mondo, dove hanno scritto:

Non sappiamo se è stata scienza o un miracolo: ma sono tutti fuori! .

Ora la Thailandia e il mondo intero può tirare un sospiro di sollievo dopo giorni di angoscia per il destino dei ragazzi e del loro allenatore che erano rimasti intrappolati dentro le viscere della terra.  Tutti i ragazzi sono ricoverati in ospedale per proseguire le cure e i controlli, quest’avventura ha messo duramente alla prova i loro fisici ma le autorità sanitarie dicono che sono di “buon umore” e hanno un sistema immunitario forte perché sono calciatori.

Ultimo ad uscire è il coach le cui operazioni di salvataggio si sono concluse da pochi minuti, infine nelle prossime ore usciranno anche i tre sommozzatori e il medico che hanno assistito i ragazzi in questi ultimi giorni.

Intanto quattro degli otto ragazzi estratti da domenica dalla grotta Tham Luang hanno avuto modo di vedere i genitori: per il timore di infezioni, tuttavia, i due gruppi erano in ambienti separati divisi da una vetrata. Un team di psichiatri e psicologi aiuterà i ragazzi a metabolizzare il trauma e al momento sono proibiti televisore e giornali per non avere notizie sulla vicenda che ha avuto risonanza mondiale. Unica concessione sarà la visione finale dei mondiali di Russia 2018.

I baby calciatori della squadra dei “Cinghiali” sono salvi grazie al destino e al lavoro di migliaia di soccorritori e professionisti che sono accorsi in Thailandia da ogni parte del mondo.

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