Le reazioni alla notizia del sex tape che ha per protagonista la star nigeriana Tiwa Savage, nel Paese africano, sono state diverse, ma molte ci hanno fatto capire, una volta di più, quanto nei casi di revenge porn – o di imaged-based sexual abuse, questo sarebbe il nome più adatto, come ben spiega questo articolo – il pensiero popolare incolpi sempre e comunque le donne: di incoscienza, sprovvedutezza, o semplicemente di esibizionismo.

Il dito non punta mai, o perlomeno lo fa, ma in minima parte, verso chi questi video li fa circolare senza l’approvazione della protagonista, e molto spesso senza che questa neppure ne sia messa al corrente; quasi si parlasse di un fatto accessorio nell’ottica del giudizio complessivo della vicenda, dove chi diffonde il filmato in fondo fa una bravata, un atto goliardico, mentre la responsabilità di non mettersi in una situazione ritenuta “scandalosa” spetta interamente delle donne.

Nel caso di Tiwa, è stata lei stessa a definire “naturale” l’atto immortalato nel sex tape, e di non essere intenzionata a cedere al ricatto di chi ha diffuso online il video, approfittando di un errore del compagno della cantante che, per sbaglio, lo ha postato su Internet, per poi rimuoverlo pochi secondi dopo.

Questi sono alcuni dei commenti comparsi sotto la notizia sulle pagine social del Daily Post:

Tiwa o no, quel video è stato un enorme errore di giudizio, da parte di quella donna. Come si può registrare un sex tape mostrando solo la propria faccia e non quella dell’altra persona?

Come lo spiegherà a suo figlio in futuro? Perché Internet non dimentica mai.

@TiwaSavage, sono curioso però. Come pensi che reagirà tuo figlio quando vedrà questo video in futuro? Ti vedi davvero come una brava madre? Il tempo lo dirà.

C’è molto moralismo spicciolo in questi commenti, frutto naturale di quel paternalismo fintamente benevolo che, con la scusa di proteggere le donne da situazioni di questo tipo, le giudica. C’è da dire, come accennato, che i commenti alla notizia del filmato di Tiwa sono stati però vari, e fra questi c’è qualcuno che ha gettato un’ombra anche sul fidanzato attuale della cantante, l’uomo che ha dichiarato di aver caricato per sbaglio il filmato, di pochi secondi, sul web.

Il fidanzato dovrebbe essere interrogato, potrebbe essere la mente del ricatto. Ma l’hanno rilasciato. Quell’errore di caricamento è stato solo una finzione, è stato un atto deliberato.

Per fortuna ci sono anche commenti a sostegno di Tiwa, anche se è bene ricordare che a “scagionarla” non è certo il fatto che non stesse tradendo o che facesse cose “naturali” con il proprio fidanzato. Qualunque sia l’attività sessuale filmata, in assenza di attività illecite, diffondere il video senza consenso è sempre sbagliato:

Non stava tradendo. Stiamo facendo un problema per nulla.

Non mi interessa se è Tiwa, si sta divertendo, il video non avrebbe dovuto essere pubblicato, ma la amo comunque.

Tiwa Savage è ancora una donna meravigliosa. Questo non può impedirci di amarla di meno.

Ricordiamo che in Nigeria il revenge porn è un reato punito con la reclusione fino a tre anni. Per la giustizia, quindi, la colpa di chi diffonde materiale intimo di altre persone è sempre e solo di queste persone, mai delle vittime. Forse faremmo bene a impararlo anche noi.

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