Trapianto da donatore a cuore fermo su un bimbo di sette anni: è il primo in Italia
L'intervento è stato eseguito all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: finora la nuova tecnica era stata utilizzata solo sugli adulti.
Fonte: Pexels
Un bambino di sette anni ha ricevuto un cuore che aveva smesso di battere da venti minuti: questo viene definito un caso di donazione di cuore a cuore fermo. L’intervento è stato eseguito all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ed è il primo caso di questo tipo effettuato in Italia, dove solo da qualche mese vengono fatte operazioni di questo tipo, ma su pazienti adulti.
La madre del bimbo ha avuto parole importanti nei confronti del donatore, sottolineando quanto possa essere difficile il momento che sta vivendo chi è legato a lui: “Penso al dolore della mamma del donatore che ha perso un figlio” – sono state le sue dichiarazioni riportate da Leggo.
A occuparsi del prelievo e del trapianto di cuore è stata l’equipe del Centro trapianti di Cuore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, diretto da Amedeo Terzi, in collaborazione con gli specialisti del dipartimento Cardiovascolare. A fare loro da assistenti in sala operatoria sono stati i rianimatori, che si sono avvalsi della coordinazione di Lorenzo Grazioli, oltre che di perfusionisti e staff tecnico e infermieristico, per un totale di 50 persone, che hanno lavorato complessivamente per ben tredici ore.
ll bambino soffriva di una miocardiopatia dilatativa, che era peggiorata nel corso dell’estate 2023, al punto tale da decidere di inserirlo nella lista d’attesa per un trapianto di cuore salvavita.
Alla donazione dell’organo si è arrivati grazie alla struttura che opera nell’ospedale bergamasco, che si è occupata di trasferire il potenziale donatore e dare una nuova possibilità di cura e vita a quattro bambini. Da lui è stato infatti prelevato anche il fegato, con un trapianto avvenuto in simultanea a quello di cuore sempre a Bergamo, in una sala operatoria adiacente. Anche in questo caso si tratta del primo caso in Italia da donatore pediatrico a cuore fermo. Sono stati inoltre espiantati e donati i due reni, trasferiti per essere trapiantati in altrettante strutture della Rete Nazionale Trapianti.
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