Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza che prevede l’abbattimento dell’orsa F36. Secondo le analisi genetiche che sono state effettuate, l’animale sarebbe ritenuto responsabile dell’aggressione ai danni di due ragazzi, poi risultati cacciatori, avvenuta domenica 30 luglio 2023 in località Mandrel. I due ragazzi si sarebbero trovati faccia a faccia con l’orsa, che era inizialmente addormentata, per poi risvegliarsi non appena si era resa conto della loro presenza.

Sulla base della ricostruzione dei fatti emersa, l’orsa F36 si sarebbe trovata insieme al suo cucciolo che dormiva, proprio per questo avrebbe mostrato fastidio per la presenza dei due giovani, al punto tale da inseguirli; uno dei due sarebbe scappato su un albero, mentre l’altro sarebbe scappato correndo attraverso un sentiero in discesa presente a poca distanza. L’orsa sarebbe però riuscita a colpire il suo scarpone, facendolo cadere a terra e causandogli una ferita, che ha poi dovuto essere medicata in ospedale.

Si è parlato inoltre della responsabilità dell’animale anche in riferimento al falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal, nel Comune di Sella Giudicarie. In quel caso si è parlato di atteggiamento intimidatorio da parte del mammifero, ma non c’è stato alcun contatto a livello fisico con le persone.

Prima di quell’episodio, l’animale, un esemplare di sei anni già munita di radiocollare e marche identificative, non si era mai resa responsabile di incontri ravvicinati con l’uomo o di comportamenti aggressivi.

La decisione presa da Fugatti è ritenuta inaccettabile da parte dell’associazione animalista Lav, che si è detta intenzionata ad agire in tempi rapidi per evitare la morte dell’orsa: “Siamo al puro delirio, Fugatti è oramai fuori controllo e sforna condanne a morte di esseri viventi come si trattasse di giocare con la playstation” – si legge nella nota ufficiale.

Davvero dure sono state le parole pronunciate nel comunicato da Maurizio Vitturi, responsabile Lav animali domestici: “Lav e Lndc Animal Protection sono al lavoro con gli avvocati per depositare il ricorso per fermare questa ennesima oscenità e ha già inviato una diffida per bloccare Fugatti e facciamo appello ai forestali trentini, pur se dipendenti della Provincia, e al loro senso di responsabilità, perché non si può condannare un’orsa che si è solo trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Già annunciata dall’associazione una manifestazione a Trento per sottolineare la contrarietà contro ogni tipo di episodio ai danni degli animali.

Fugatti sembra essere però intenzionato ad andare avanti per la sua strada, convinto che quanto stia facendo sia corretto: “Noi dobbiamo tutelare la sicurezza pubblica: questo è un orso che ha attaccato due persone e sono vive per miracolo. Il resto non ci interessa“, è stato il suo commento riportato da Leggo.it.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!