Secondo una nuova ricerca, gli uomini disoccupati ma impegnati sentimentalmente preferirebbero che anche la loro partner fosse senza lavoro.

Lo studio – condotto dall’Università di Bath – che ha analizzato i dati di oltre 42.000 persone in nove Paesi, ha rilevato che gli uomini nelle coppie in cui la donna è l’unica fonte di sostentamento hanno un benessere inferiore alla media rispetto alle coppie in cui è l’uomo la principale fonte di guadagno o quelle in cui entrambi lavorano.

Alle persone intervistate è stato chiesto quale fosse il loro livello di soddisfazione nella vita, su una scala da 1 a 10. I ricercatori hanno scoperto che il punteggio era 0,223 più alto tra i maschi del Regno Unito nelle coppie in cui entrambi erano senza lavoro, rispetto a quelle in cui gli uomini non lavoravano e la donna era il capofamiglia.

Le difficoltà maggiori sembrano riscontrarle gli uomini tedeschi; seguono gli inglesi, gli irlandesi e gli spagnoli. Il problema è comunque abbastanza diffuso in tutta Europa. Il Paese in cui si è riscontrata una maggiore parità dei sessi è stata la Finlandia.

“Questa statistica è statisticamente significativa dato che è stata rilevata dopo aver analizzato molti aspetti demografici socio-economici, nonché gli atteggiamenti di genere”, ha detto Helen Kowalewska, una delle autrici del rapporto, al The Indipendent.

“La società si aspetta che siano gli uomini i principali sostenitori economici della famiglia. La ricerca ha scoperto che le coppie tendono ad essere giudicate più severamente quando l’uomo è disoccupato”.

La dottoressa Kowalewska, docente di politica sociale all’Università di Bath, ha osservato che ricerche precedenti avevano scoperto che le persone senza lavoro che vivono in aree in cui ci sono alti livelli di disoccupazione hanno “meno probabilità di sentirsi devianti o di essere percepite come al di fuori delle norme sociali”, dal momento che sono circondati da altri in una situazione simile alla loro.

Kowalewska ha aggiunto: “Avere un partner che non ha un lavoro fa sì che gli uomini si sentano meno in colpa per la propria disoccupazione e meno consapevoli di sé”.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla European Sociological Review, avverte che lo status di capofamiglia della donna “minaccia apparentemente la percezione della mascolinità da parte degli uomini disoccupati e intensifica le conseguenze negative sul benessere portate dalla loro stessa disoccupazione”.

I ricercatori hanno spiegato che gli uomini con mogli o partner capofamiglia rischiano di sopportare “stigma e sanzioni sociali” come “pettegolezzi, scherno e giudizio” perché non rispettano gli stereotipi della mascolinità.

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