Vanessa Ballan, il gip: "L'omicidio è stato pianificato scegliendo il momento adatto"

Bujar Fandaj avrebbe deciso di agire quando la ragazza sarebbe stata sola in casa ed era pronto a lasciare l'Italia. La vittima in passato aveva denunciato un altro stalker, per poi ritirare la querela.

Il gip che si sta occupando del femminicidio di Vanessa Ballan, uccisa in casa a Riese Pio X (Treviso) il 19 dicembre 2023, non ha dubbi: a scatenare Bujar Fandaj, che aveva avuto con lei in passato una breve relazione, non è stato un raptus. Il kosovaro 41enne avrebbe infatti pianificato ogni dettaglio, compreso il momento in cui agire.

Secondo quanto riporta Il Gazzettino, “Fandaj aveva iniziato a manifestare gelosia e possessività: pretendeva che Vanessa lo tenesse costantemente aggiornato sui suoi spostamenti, insisteva affinché lasciasse il suo convivente, le inviava messaggi contenenti minacce”. Questo è quanto emerge dall’ordinanza con cui il gip Carlo Colombo ha confermato la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore, accusato del delitto di Vanessa Ballan.

Lo scopo dell’uomo era quello di agire nel momento in cui aveva la certezza che la 26enne fosse sola in casa. “L’omicidio è stato pianificato da Fandaj – scrive il Gip – scegliendo il momento adatto, quando Vanessa era sola in casa e non si aspettava il suo arrivo, aggirando la telecamera di sicurezza che riprende l’area dell’ingresso predisponendo gli strumenti necessari con lucida ferocia”.

A rendere ancora più grave la sua posizione ci potrebbe essere inoltre un altro dettaglio non da poco: Fandaj era già pronto a lasciare l’Italia, anzi aveva predisposto un piano ad hoc sperando di non entrare tra i sospettati per il delitto. “L’attivazione nei giorni precedenti di una nuova scheda Sim diversa da quella nota agli inquirenti e il recente rinnovo del passaporto sono ulteriori elementi che denotano la pianificazione del delitto, addirittura nei giorni o nei mesi precedenti”.

A ottobre 2023 la vittima, stanca delle continue minacce da parte del kosovaro, si era confidata con il compagno, Nicola Scapinello, con cui aveva deciso di presentare una denuncia per stalking. Questa però non era l’unica situazione simile che la ragazza si era trovata a dover affrontare. In quel caso lo stalker era un 49enne che lei aveva avuto modo di conoscere nel supermercato in cui lavorava come cassiera. Il suo modo di agire era del tutto simile a quello di Fandaj; si presentava in più occasioni in negozio, anche in modo ossessivo, per poi cercare di studiarne i comportamenti e telefonarle in continuazione. Ballan aveva deciso di denunciarlo, per poi ritirare la querela, permettendo così che l’uomo venisse prosciolto.

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