Vanessa Ferrari ce l’ha fatta: a 30 anni ha vinto la medaglia d’argento nel corpo libero di ginnastica alle Olimpiadi di Tokyo 2020, finora era sempre arrivata quarta. L’atleta bresciana ha realizzato il suo sogno con una esibizione meravigliosa sulle note di Con te partirò, piazzandosi seconda, subito dopo l’americana Jade Carey. Una prova perfetta, migliore di quella della statunitense per esecuzione con un punteggio di 8.300 contro 8.066, penalizzata però dal coefficiente di difficoltà minore. Vale la pena vederla.

La Farfalla di Orzinuovi, con questa performance ha terminato di scrivere una pagina di storia dello sport italiano che aveva già iniziato ancora prima di arrivare in Giappone, conquistando la qualificazione alla sua quarta Olimpiade e diventando l’unica ginnasta azzurra ad aver raggiunto questo traguardo. Non solo. Questo argento è il primo podio individuale al femminile nella lunga storia della ginnastica artistica italiana ai Giochi. Prima di lei, in questa disciplina, ci fu la medaglia del concorso a squadre nelle Olimpiadi del 1928 ad Amsterdam.  

Per Vanessa questa non è solo una medaglia olimpica, ma il giusto coronamento di una una carriera strepitosa che non aveva ancora avuto un riconoscimento olimpico. “Ci ho provato più volte e il destino sembrava una beffa, gli infortuni che mi hanno spezzata. Ma io volevo la possibilità possibilità giocarmi ancora le mie carte e non ho fallito! È storia!”, ha scritto su Twitter. 

Ora tutti i sacrifici, gli innumerevoli infortuni e la grande tenacia di questa atleta sono stati ripagati: oltre a un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai Campionati europei tra il 2006 e il 2019, cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2019 e otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, ora si porta a casa la medaglia olimpica. Ad onorare i risultati dell’atleta sono arrivate le parole del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che a caldo ha dichiarato:

“Quella di Vanessa Ferrari è una storia incredibile, basti vedere la gara di oggi, dove lei trentenne ha battuto delle sedicenni. Ha subito una sequenza di infortuni che avrebbero fermato tutti senza contare i quarti posti e la sua lunga rincorsa a questa qualificazione presa all’ultimo soffio. Dire che questa medaglia è meritata è dire poco”.

Grazie a Vanessa anche tutto l’Italia Team è vincente: questo risultato porta a 28 le medaglie di Tokyo 2020, un bottino che pareggia con quello conquistato ai Giochi di Rio 2016, e ancora mancano sei giorni al termine della rassegna giapponese.

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