Nella giornata del 26 ottobre, a Verona si è consumato un duplice omicidio. Una madre, di origine cingalese, ha brutalmente ucciso le sue due figlie, rispettivamente di undici e tre anni.  La donna, insieme alle bambine, era ospite della casa di accoglienza Mamma Bambino, che si trova nel quartiere di Porto San Pancrazio.

Non sono ancora note le motivazioni che hanno spinto l’ospite della struttura a togliere la vita alle sue figlie: la famiglia era arrivata nel centro di accoglienza a causa dei comportamenti violenti del padre delle bimbe, un tossicodipendente a cui il Tribunale dei Minori di Venezia ha tolto la loro custodia. Gli operatori del centro, tuttavia, riferiscono di non aver mai notato atteggiamenti particolari che abbiano indotto a prevedere un gesto del genere da parte della madre. I corpi senza vita delle bambine sono stati ritrovati da un’altra ospite della comunità, che ha poi dato l’allarme.

L’ANSA fa sapere, inoltre, che non sono stati individuati segni di lotta nella camera dove è avvenuta la tragedia: probabilmente, le bambine sono state uccise nel sonno. Dopo l’omicidio, la donna si è data alla fuga, ed è attualmente ricercata. Le ricerche sono state estese anche al fiume Adige, in quanto gli inquirenti temono un suicidio da parte della madre. Delle indagini si occupa la squadra mobile della Questura di Verona, coordinata dalla PM Maria Federica Ormanni. Sul posto son arrivati subito anche il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare.

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