Quelle parole di Michelle Williams per costruire un mondo a misura di donne

Il discorso di Michelle Williams ai Golden Globe 2020 è un vero e proprio inno alla libertà di scelta per le donne. Che, però, non tutti hanno capito.

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Michelle Williams da anni è diventata una vera e propria paladina della gender equality, e così, dopo l’emozionante discorso per la parità salariale alla 71ma edizione dei Primetime Emmy Awards anche in occasione dei Golden Globe 2020, stringendo fra le mani il premio ricevuto come Miglior attrice per la serie Fosse/Verdon (dove ha conosciuto l’attuale marito, Thomas Kail) l’attrice ha commosso la platea dei colleghi con parole sulla libertà di scelta delle donne e su quanto sia importante poter essere libere di prendere le proprie decisioni.

Grazie mille, prima di tutto alla mia famiglia di Fosse/ Verdon e alla Hollywood Foreign Press Association – ha esordito la Williams sul palco, dopo essere stata premiata – Sono grata per aver vissuto in un momento della nostra società in cui esiste la possibilità di scegliere, perché come donne e come ragazze possono accadere cose al nostro corpo che non sempre sono una nostra scelta. Ho fatto del mio meglio per vivere la mia vita, che non è solo una serie di eventi che mi accadono, se mi guardo indietro posso vedere il segno della mia calligrafia dappertutto, disordinata e scarabocchiata, e in altri momenti attenta e precisa. Ma è tutto scritto con la mia calligrafia. Non sarei stata in grado di farlo senza la consapevolezza del diritto di scelta di quando avere i miei figli e con chi.

[…] Quindi, donne dai 18 ai 118 anni, quando è il momento di votare, per favore fatelo nel vostro interesse personale. È quello che gli uomini fanno da anni, ed é il motivo per cui il mondo assomiglia molto a loro. Ma non dimenticate, noi siamo il più grande corpo elettorale in questo Paese. Facciamo in modo che il mondo sia più simile a noi. Tommy e Matilda, non vedo l’ora di tornare a casa da voi.

Le parole di Michelle Williams sembrano aver toccato particolarmente soprattutto la collega e amica Busy Philipps, che ha avuto un aborto a soli 15 anni, e sono arrivate in un momento in cui quello dell’interruzione di gravidanza sembra essere un nervo scoperto negli Stati Uniti, soprattutto dopo l’approvazione di alcune leggi iper restrittive in diversi Stati.

Sarà anche per questo che il suo discorso, pur raccogliendo l’approvazione e la condivisione di molti, non solo tra i presenti alla cerimonia di Golden Globe, ha anche attirato diverse critiche da parte di chi, evidentemente, ha colto nelle sue parole una “ode” all’aborto.

Proprio quando credevo di non poter essere più sorpresa da questa gente, raggiungono un nuovo livello di follia. Va oltre la tristezza… E il momento che ha scelto per dirlo…

Si legge tra i vari commenti sui social.

Ho spento dopo questo. Come si può essere felici di una cosa del genere? È straziante.

Quindi Michelle Williams ha voluto ringraziare l’aborto per il suo successo – ha scritto questa utente su Twitter – Ha voluto ringraziare pubblicamente il figlio che ha ucciso in favore del successo… E lo ha fatto mentre è incinta. #Disgustosa.

Quest’ultimo commento faceva riferimento alla gravidanza, allora solo sospettata, dell’attrice, che nel giugno del 2020 ha dato alla luce il suo secondogenito, di cui si ignorano ancora nome e sesso, dopo aver avuto Matilda dal compianto Heath Ledger.

A noi il senso delle parole di Michelle è sembrato piuttosto chiaro, e il suo discorso può essere considerato un vero e proprio inno alla libertà di scelta. Che è poi la stessa cosa che ha sempre guidato le donne nelle battaglie anni ’70 per il riconoscimento della legalizzazione dell’aborto e che, quarant’anni e oltre più tardi, è quella che chiedono ancora: di essere libere di scegliere, semplicemente.

 

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