Un storia d’amore che ha superato qualsiasi ostacolo e che ha incantato moltissimi appassionati di moda in tutto il mondo. Quella tra Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler è davvero una storia che merita di essere raccontata (e ricordata).

Andreas e Vivienne si incontrano per la prima volta nel 1988, quando lei approda alla School Of Applied Arts per insegnare fashion design. Tra i due ci sono ben 25 anni di differenza (lei ha 47 anni, lui 23), che non sono niente per due menti così all’avanguardia. Quell’anno, Kronthaler crea una serie di abiti ispirati al Rinascimento, che catturano subito l’attenzione di Westwood. Vivienne finisce con l’invitare Kronthaler a Londra per sviluppare il suo design e, nel 1989, inizia il sodalizio professionale tra i due talentuosissimi artisti.

Kronthaler ricorda con chiarezza i loro primi incontri. “Sembrava fantastica, davvero fantastica. Così eccentrica. Ha iniziato a parlare ed era così seria, così genuina”. A poco a poco il loro amore cresce e i due si sposano nel 1993. A casa pare cucini sempre Dame Vivienne, ma Andreas non perde l’occasione di dire al Guardian che è una “cuoca adorabile ma così prepotente!”.

Parlando all’Evening Standard di ciò che ha reso il loro matrimonio lungo e felice, Andreas ha detto, in un passato recente: “Non aspettarti nulla dall’altra parte, dal tuo partner, tua moglie o tuo marito. Solo così sarete entrambi liberi. Me l’ha insegnato lei”. E Vivienne ha sempre abbracciato e accolto ogni parte di lui, anche il suo essere bisessuale.

“Non le è mai importato sapere se avessi altre storie o se uscivo. Non avrebbe mai nemmeno chiesto; non è mai stata interessata a queste cose, al controllo. Era totale libertà. Forse si comportava così perché sapeva che sarei tornato a casa e sarei finito accanto a lei. Forse le ho sempre dato anche questa sicurezza. Sai, è sempre un dare e avere, prendere e dare”. Per Andreas, Vivienne è stata una vera musa ispiratrice a cui ha dedicato una stupenda lettera d’amore nel 2018 che non ha potuto non commuovere quando è stata resa pubblica.

“Cara Vivienne, Dio sa da quanto tempo ci conosciamo! Voglio renderti omaggio come mia collaboratrice, mia amica e compagna, mia insegnante e ovviamente mia musa ispiratrice”, ha esordito Kronthaler. “Non si dovrebbe mai pensare troppo a quello che si indossa e ci si veste per poi essere nudi: questi tuoi mantra sono diventati parte della mia vita e del mio lavoro. Penso ancora oggi che tu sia la donna meglio vestita in ogni stanza. Ti amerò per sempre“.

Ed effettivamente così è stato. Andreas è rimasto accanto a Vivienne fino al giorno della sua morte, lo scorso 29 dicembre 2022 nella sua amata Londra. Una perdita incommensurabile non solo per il suo compagno di vita e per la moda, ma per i mondo intero. Forse non tutti sanno, infatti, che Westwood è stata impegnata per anni nella lotta per la tutela ambientale, a cui ha partecipato attivamente con le sue collezioni.

Durante un’intervista fattale dallo stesso Andreas e pubblicata da Vogue, Vivienne ha dichiarato: “Sono solo una ragazza dell’Inghilterra del Nord, ma ci tengo a fare del mondo un posto migliore, a fermare la violazione”. E ha aggiunto, con quella verve che l’ha sempre contraddistinta:

“Ho scritto con la buccia d’arancia la parola “Crash” (“Crollo”, ndr) e ho intitolato l’opera No More Oranges, perché quando il crollo arriverà, ed è già cominciato, non ci sarà più nulla da mangiare […] Quasi senza accorgermene, ne ho fatto il fulcro di una mostra il cui obiettivo è raccogliere cento milioni di sterline per salvare la foresta pluviale. Che ci crediate o no, è quanto basterebbe all’ente di beneficenza con cui collaboro, Cool Earth, per mettere in sicurezza l’intera foresta equatoriale. E così mi sono detta: ‘Facciamolo!'”.

E non possiamo che essere d’accordo con Andreas quando ha ribattuto: “Tutto ciò che fai deve sempre avere una ragione, ed è questo che amo di te. Sei il mio opposto, il genere di persona che, quando inizia una cosa, deve assolutamente portarla a termine, mentre io mi muovo in tutte le direzioni senza pensare a dove voglio andare a parare”

“Io mi baso sui fatti concreti, ho una mente analitica, mentre tu ti lasci guidare da ciò che vedi, ascolti e dalle prime impressioni”, ha replicato allora Westwood. “Sei in grado di capire il carattere di una persona nel momento stesso in cui entra in una stanza. È incredibile. Il mio problema, invece, è che mi fido di chiunque. Così, ogni volta che parlo con qualcuno, do per scontato che capiscano. Mi succede anche con i bambini. Offro la mia onestà a tutti”.

A sentirli discutere tra loro, vien proprio da fidarsi del mito di Platone, che declamava l’esistenza delle mitologiche due metà della stessa mela. La calma di lei ha bilanciato la sua “isteria”, l’istintività di lui ha aperto gli occhi di Vivienne su un approccio alla vita mai veramente conosciuto e capito.

Alla morte di lei, il messaggio di cordoglio di Andreas ha fatto il giro del mondo, devastante nella sua semplicità: “Continuerò con Vivienne nel cuore. Abbiamo lavorato fino alla fine e lei mi ha dato un sacco di cose con cui andare avanti. Grazie Tesoro”.

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