Al via oggi il processo a porte chiuse nei confronti della madre del bambino ucciso dopo essere nato da un incesto con il padre. La donna è accusata di omicidio volontario del neonato. Il padre, Stefano Casula, pensionato 71enne è già stato condannato in primo grado con 20 anni di reclusione.

Il collegio ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica. I carabinieri hanno ricostruito le prime fasi dell’inchiesta, arrivata alla svolta dopo 14 anni dal delitto.

La vicenda risale infatti al febbraio 1996 quando il corpo del bambino fu trovato senza vita sotto un cavalcavia a Siliqua. L’indagine arrivò ad una svolta nel 2011 dopo le rivelazioni del padre orco che raccontò del rapporto incestuoso. Il piccolo sarebbe stato ucciso dopo essere stato partorito nel bagno dell’ospedale dove la ragazza stava assistendo la madre. Dopo aver tentato di soffocare il piccolo con la carta igienica, ha gettato il neonato dal cavalcavia. 

Un orrore che deve trovare giustizia.

 

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