Boom di epatiti acute tra i bambini di origine ignota: è allerta

Circa 60 i casi che hanno colpito piccoli fra i 2 e i 5 anni: alcuni di questi sono progrediti in insufficienza epatica acuta, e hanno richiesto il trasferimento a unità pediatriche specializzate. Per quelli più gravi è stato addirittura necessario un trapianto di fegato urgente. L’Ecdc chiede ufficialmente a tutti gli stati di segnalare “eventuali casi simili per determinare se si stanno verificando anche in altri Paesi".

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) lancia un appello per i casi di epatiti acute, di origine sconosciuta, che in Gran Bretagna sono in aumento fra i bambini. L’Ecdc è stato informato dalle autorità britanniche e chiede ufficialmente a tutti gli stati di segnalare agli Istituti Nazionali di Sanità Pubblica “eventuali casi simili per determinare se si stanno verificando anche in altri Paesi”.

Sono circa 60 i casi di epatite che in Inghilterra hanno colpito bambini fra i 2 e i 5 anni: nella nota dell’Ecdc, si legge che alcuni di questi sono progrediti in insufficienza epatica acuta, e hanno richiesto il trasferimento a unità pediatriche specializzate. Per quelli più gravi è stato addirittura necessario un trapianto di fegato urgente.

In Scozia 10 casi che hanno richiesto il ricovero ospedaliero riguardavano bambini di età compresa tra 1 e 5 anni e sono oggetto di indagine. La maggior parte si sono presentati da marzo 2022 in poi. In Galles, al momento non ci sono pazienti noti sotto indagine, ma un numero molto ridotto di casi dall’inizio del 2022 aveva presentato cliniche simili.

Al momento, la causa dell’epatite è sconosciuta. I virus comuni che possono causarla (virus A, B, C, D ed E) non sono stati rilevati in nessuno dei casi. Alcuni dei bambini ricoverati in ospedale in Inghilterra sono risultati positivi per SARS-CoV-2 e altri per adenovirus, ma al momento non esiste una chiara connessione tra le due cose.

L’appello, quindi, si rivolge a tutti i medici di riferire casi di epatite acuta in bambini e adolescenti fino ai 16 anni d’età, che abbiano transaminasi molto alte e senza diagnosi di epatiti da A a E, segnalandoli agli Istituti di sanità pubblica del proprio Paese.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!