Andrea Delogu ha rivelato in più occasioni di non amare i pregiudizi, modo di agire che è purtroppo ancora troppo diffuso e che lei ha sperimentato diverse volte, quando si è trovata a dover rispondere agli hater che l’hanno attaccata a ripetizione per la sua relazione con il modello Luigi Bruno, che ha 16 anni meno di lei.

La conduttrice ha sempre voluto avere un rapporto trasparente con il pubblico, incurante delle possibili conseguenze, per questo non ha esitato a raccontare un lato di sé di cui in pochi erano a conoscenza. La 41enne, infatti, ha trascorso più di dieci anni nella comunità di San Patrignano, dove si trovavano i suoi genitori, che hanno un passato da tossicodipendenti.

Questo non è però per lei motivo di vergogna, anzi: “Sono molto arrabbiata con chi continua a usare lo stigma ‘ex tossicodipendente’ – ha detto a One More Time, il podcast di Luca Casadei – Questo non viene mai detto quando qualcuno ha rubato una macchina. Dieci anni dopo non ti dicono ‘ex ladro’. Prima di entrare a San Patrignano le persone sono tossicodipendenti poi, una volta entrate, fanno un percorso e diventano ospiti della comunità in cui vivono e creano delle relazioni”.

Stare in quella realtà è stato per lei importante e le ha permesso di maturare prima rispetto alla sua età, proprio per questo Andrea Delogu si sente orgogliosa del suo passato: “Sono cresciuta insieme a quei ragazzi, tutto quello che ho lo devo a loro, alla forza che ho visto che mettevano in quello che facevano, alla bellezza del rinascere, al dover chiedere scusa. Io sono grata di essere nata e cresciuta a San Patrignano”.

La sua infanzia è stata certamente particolare, ma ha avuto anche alcuni aspetti positivi: “Si è arrivati a essere duemila persone, vivevo a braccetto con decine di bambini più grandi e più piccoli di me – ha detto ancora – Sono cresciuta sapendo di essere libera, io andavo in giro per le strade serena, non sapevo fosse un mondo chiuso. Salutavo tutti, tutti erano famiglia, non c’era l’estraneo e mangiavamo tutti insieme. Non ero mai sola. Quando sono uscita a dieci anni ho visto che nel mondo libero erano tutti soli”.

Essere stata a lungo in comunità non ha però portato l’artista a giudicare in maniera negativa i suoi genitori: “Sono delle persone incredibili, che hanno imparato dai loro sbagli e me l’hanno fatto capire. Mi hanno raccontato i loro sbagli, non c’è mai stato un muro tra di noi. Loro me lo spiegavano e finché non lo capivo me lo raccontavano. Hanno imparato camminando con me quindi sono cresciuta molto in fretta anche grazie a loro” – ha concluso.

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