Ha stuprato la figlia minorenne, picchiato la compagna e sparato al figlio: arrestato 58enne di Tivoli

La testimonianza rilasciata dalla ragazza minorenne relativa alle violenze subite dal padre, è stata fondamentale per accertare i reati commessi dall’individuo. La giovane è stata prontamente aiutata dalla rete territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

Arrestato un 58enne di Tivoli, a Roma, con l’accusa di abusi e maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna di 42 anni, e di aver stuprato più volte la figlia minorenne. Anche l’altro figlio dell’uomo, oggi maggiorenne, ha dichiarato di essere stato vittima di atteggiamenti estremamente violenti. Il ragazzo, infatti, all’età di 12 anni, è stato ricoverato in ospedale perché il padre gli aveva sparato alle gambe con un fucile a piombini.

L’arresto è arrivato dopo due mesi di indagini, cominciate grazie alle denunce presentate dall’ex compagna dell’accusato che, da circa due anni, si era separata dall’uomo. Nell’aprile del 2023, infatti, la figlia dell’accusato aveva confidato alla mamma di essere stata stuprata ripetutamente dal padre.

Grazie alle perquisizioni effettuate nell’abitazione in cui viveva la famiglia del 58enne, portate avanti dalla Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di TivoliGuidonia, è stato possibile procedere con la misura della custodia cautelare nei confronti dell’uomo, condotto in carcere. Gli inquirenti, infatti, hanno recuperato nell’abitazione l’arma utilizzata per sparare al figlio, dei preservativi nascosti all’interno di un peluche ritrovato nella cameretta della 12enne e vari cimeli inneggianti al nazifascismo.

Come detto, la testimonianza rilasciata dalla ragazza minorenne relativa alle violenze subite dal padre si è rivelata fondamentale per accertare i reati commessi dall’individuo.

Dopo aver confidato alla mamma di aver subito degli abusi da parte dell’uomo, è scattato il Codice rosso e la bambina è stata aiutata dalla rete territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, che ha agito in collaborazione con il codice rosa integrato presso l’ospedale tiburtino. Successivamente sono stati informati anche i membri del pool specializzato del Commissariato locale e del magistrato del gruppo della Procura che, in questo modo, hanno potuto avviare le indagini e prenderne il comando.

Come riportato da La Repubblica, il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, l’uomo mostra una “personalità violenta e prevaricatrice”, tanto che gli inquirenti hanno scoperto che anche la famiglia precedente dell’arrestato, interrogata dalla polizia, subiva gli stessi maltrattamenti. Le loro testimonianze, inoltre, hanno consentito al gip di emettere un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti dell’accusato:

A distanza di molto tempo, la natura e gli effetti psicologici della violenza subita, anche da quest’ultimo nucleo familiare, sono apparsi agli agenti, durante le audizioni, chiaramente evidenti, tanto che ancora oggi sono ben vivi, anche in tale contesto, l’egemonia dominante dell’uomo e il terrore che ancora incute nelle loro vite.

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