Bruno Arena dei Fichi d'India è morto
L'aneurisma che lo aveva colpito nel 2013 lo aveva costretto al ritiro dalle scene. Bruno Arena ha regalato al suo pubblico tante risate e momenti di spensieratezza.
L'aneurisma che lo aveva colpito nel 2013 lo aveva costretto al ritiro dalle scene. Bruno Arena ha regalato al suo pubblico tante risate e momenti di spensieratezza.
Bruno Arena, comico e cabarettista del duo Fichi d’India, è morto il 28 settembre 2022, all’età di 65 anni. A dare il triste annuncio è stato il figlio Gianluca Arena, che con il padre condivideva la passione e la professione del cabaret. “Non ero pronto… Ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà… Lasci un vuoto immenso“, ha scritto in una storia Instagram.
Il comico era stato colpito nel 2013 da un aneurisma dopo aver registrato una puntata di Zelig, programma che aveva lanciato lui e Max Cavallari. La carriera di Bruno Arena veniva così interrotta dalla malattia il 17 gennaio di quell’anno, quando venne operato d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano. Il cabarettista era tornato a casa dopo alcune settimane di ricovero e un periodo di coma.
Arena è nato a Milano il 12 gennaio 1957. Prima di intraprendere la carriera nello spettacolo e nella comicità era stato docente di educazione fisica in diverse scuole della provincia di Varese. A 26 anni aveva iniziato quel percorso che lo ha portato a prendere parte a diversi programmi e film comici e a conoscere Cavallari nel 1988. Un incontro che ha cambiato la vita di entrambi, i cui frutti sono ora eredità di un’intera nazione. Basti pensare che i Fichi d’India hanno lavorato con Roberto Benigni nel suo Pinocchio, ma anche al fianco di attori del calibro di Christian De Sica e Massimo Boldi.
Prima del successo, nel 1984, Arena era stato vittima di un incidente automobilistico che lo aveva costretto a subire diversi interventi e ne aveva compromesso parzialmente la vista. Il pubblico che lo amava lo ricorderà per le tante risate e momenti di spensieratezza.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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