La tragedia è avvenuta ieri, 20 luglio, in piazza Raffaele Piras, a Quartucciu, nella città metropolitana di Cagliari. Il neonato è morto tra le braccia della madre, che lo stava allattando in piazza, svenendo all’improvviso.

La donna stava allattando suo figlio di due mesi quando, improvvisamente, è svenuto, intorno alle 22.30. I tentativi di rianimazione dei genitori e i soccorsi del 118, però, si sono rivelati inutili e il bambino non ce l’ha fatta. Il padre, 35 anni, e la mamma, 33, si trovavano con i nonni del piccolo, come riportato dai carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena alla stampa, per prendere una boccata d’aria vista la giornata rovente.

La causa del decesso non è ancora stata dichiarata, e il pubblico ministero di Cagliari, Andrea Vacca, ha deciso di far effettuare l’autopsia per capire cosa sia successo. Il corpo del neonato è ora stato trasferito al Policlinico universitario di Monserrato.

Sono due le ipotesi avanzate al momento dai medici. Il bambino potrebbe essere morto per un malore a causa del caldo torrido, oppure per una malformazione congenita.

L’ipotesi del caldo è comprensibile, considerato che nel capoluogo sardo, durante la giornata di ieri, le temperature hanno superato i 44 gradi.

Quando la madre si è accorta che il bimbo non succhiava più e che non dava segni di vita, perdendo i sensi, i genitori hanno subito tentato di rianimarlo, e in loro aiuto sono accorse anche altre persone presenti nella piazza, alcune a conoscenza anche delle manovre di rianimazione. Il 118 si è recato sul posto immediatamente, perché un’ambulanza era in zona, ma per il bambino non c’è stato nulla da fare. Sul posto, poco dopo, sono arrivati anche i carabinieri.

Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu, ha dichiarato alla stampa che la tragedia “ha colpito parecchio la popolazione”, aggiungendo che come amministrazione sarà attivato ogni tipo di aiuto “per il papà Andrea e per la mamma”.

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