La tendenza: “Quanto spesso pensi all’Impero Romano?” ha invaso la piattaforma dei social media (soprattutto americani) nelle ultime settimane. Numerose donne hanno condiviso quanto frequentemente i loro coniugi o partner lo facciano. Nella maggior parte dei casi, più di una volta al giorno.

A dare una risposta ci ha pensato lo storico Tom Holland. “Perché c’è questo trend? Non per una particolare devozione a Cicerone o Ovidio, credo. È più probabile che il motivo sia più viscerale. L’Impero Romano era il più temuto predatore dell’antichità: potente, terrificante“, ha scritto. “I romani sono troppo distanti per essere davvero inquietanti; invece, sono diventati esotici”.

Non solo. Holland ha aggiunto che il fatto che l’Impero sia esistito così tanto tempo fa e continui ad affascinare significa che il pubblico moderno non si sente a disagio con gli atti crudeli e violenti commessi allora. Un riflesso, secondo lo storico, della violenza dell’America attuale.

“I romani, più di ogni altro popolo antico, sembrano offrire all’America un riflesso distorto di se stessa”; ha scritto Holland, aggiungendo:

“I romani, come gli americani, erano stati originariamente governati da un re; poi, decisi a non vivere più in servitù, avevano tentato il tutto e per tutto in una campagna eroica e alla fine si sono liberati. Nel 1832, incaricato di celebrare il centenario della nascita di George Washington con una statua opportunamente imponente, lo scultore Horatio Greenough lo rappresentò come un eroe propriamente romano, restituendo la sua spada a un popolo grato. Allo stesso tempo vestito in toga e imparruccato, il primo presidente degli Stati Uniti fu ritratto da Greenough come un eroe, punto di intersezione delle repubbliche gemelle: quella romana e quella americana”.

@theyaresam_

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Sia gli Stati Uniti che Roma hanno sofferto a causa delle guerre, dell’ascesa di superpotenze rivali, di “vendette politiche perseguite nei tribunali” e “dell’emergere di radicali che predicano che gli ultimi saranno i primi, e i primi saranno gli ultimi, fino all’ultimo”.

Quando gli americani pensano a Roma, ha concluso Holland, pensano a una civiltà che è allo stesso tempo “strana e familiare; terrificante e affascinante; è l’immagine di loro stessi”.

Secondo alcune opinioni espresse su TikTok, la diffusa domanda sull’Impero Romano nasconde un significato specifico, concentrato sulla tossicità della mascolinità negli uomini.

“Pensare spesso, se non tutti i giorni all’Impero romano vuol dire essere un uomo molto forte e potente, insomma un ideale tossico di mascolinità che voleva l’uomo unicamente nei panni di un coraggioso guerriero, un impavido gladiatore o un sanguinario imperatore”, ha scritto un utente su TikTok.

Intanto, diverse donne hanno iniziato a riflettere su una possibile controparte femminile dell'”Impero Romano” e l’hanno individuata in Lady Diana Spencer, la mitologia greca e il Titanic.

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