Telecamere nascoste nei rilevatori di fumo, l'incubo di una coppia spiata nella camera Airbnb

Brutta disavventura per una coppia texana, che ospite in un camera affittata su Airbnb ha scoperte delle microcamere nascoste piazzate nei rilevatori di fumo. Hanno denunciato il proprietario di casa.

Airbnb, il portale statunitense che mette in contatto chi sta cercando soluzioni di alloggio a prezzi ragionevoli e chi affitta, è una delle soluzioni più comode ed economiche scelte da chi, ad esempio, deve viaggiare per brevi periodi; ma talvolta il non conoscere chi effettivamente mette a disposizione la propria camera o appartamento – per quanto ciò sia estremamente raro, va detto – può riservare delle brutte sorprese, come successo a una coppia texana, che ha citato in giudizio un uomo del Maryland per aver nascosto delle telecamere segrete nei rilevatori antifumo situati nelle stanze dell’abitazione da loro affittata.

I fatti risalgono all’agosto del 2022, quando Kayelee Gates e il fidanzato Christian Capraro hanno deciso di affrontare un viaggio di 23 ore per soggiornare due notti in un Airbnb su Dale Drive, a Silver Spring. Una volta arrivata, la coppia ha fatto sesso nel bagno dell’appartamento, prima di entrare in camera per rilassarsi, ma proprio lì Capraro si sarebbe insospettito per la presenza di due rilevatori di fumo a distanza ravvicinata, uno posto al centro del soffitto, sopra il letto, e uno poco più lontano, in un angolo. Installando per mestiere lui stesso i rilevatori, ha deciso di toglierli, ed è lì che assieme alla fidanzata ha fatto la terribile scoperta: nascoste dai rilevatori, delle telecamere erano pronte a spiare qualsiasi loro movimento. In un secondo tempo hanno trovato una microcamera anche nel bagno.

Ho pianto molto pensandoci – ha raccontato la ragazza a Fox5, che sta seguendo la vicenda giudiziaria – posso ancora sentire il mio cuore battere fortissimo e saltarmi in gola ogni volta che ci ripenso. Appena inizio anche solo a parlarne tremo. Sono stata sopraffatta dall’imbarazzo, dall’umiliazione, dal senso di aver perso la mia dignità. E per molto tempo ho pensato di essermi inventata tutto, perché era tutto troppo brutto per essere vero, è qualcosa che non ti aspetti succeda.

Gates e Capraro avrebbero immediatamente abbandonato l’appartamento e si sarebbero diretti in un hotel, non senza aver chiamato il dipartimento di polizia di Montgomery per denunciare l’accaduto; gli agenti, una volta arrivati sul posto, avrebbero scoperto un’altra telecamera, anche in questo caso nascosta dai rilevatori di fumo, nel seminterrato in cui soggiornava un altro ospite.

Oggi la coppia è seguita nel procedimento a carico di Christopher Goisse, l’uomo accusato di aver piazzato le telecamere, dall’avvocato Dan Whitney Jr, che a Fox5 ha spiegato come il timore più grande dei ragazzi sia quello di ignorare del tutto dove siano finite le registrazioni. Goisse, dal canto suo, ha negato qualsiasi illecito a Fox5, sostenendo invece che potrebbe essere stato un ospite stesso a piazzare le telecamere. Dalle carte del tribunale in possesso del giornale emerge però che l’uomo si sarebbe rifiutato di far perquisire alla polizia la stanza occupata dal fratello gemello Larry, e che quest’ultimo ne sarebbe uscito solo dopo diverse ore, il tempo necessario a distruggere eventuali prove.

In ogni caso, Goisse ha adesso 30 giorni di tempo per rispondere alla causa, mentre Gates e Capraro hanno chiesto un risarcimento di 75 mila dollari [circa 73 mila euro, ndr.] per lo stress e la tensione conseguenti alla presunta violazione della privacy.

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