Silvio Berlusconi, il 19 gennaio del 2022, poco prima di essere ricoverato all’ospedale San Raffaele, aveva scritto una lettera indirizzata ai figli, riportando nero su bianco quelle che temeva potessero essere le sue ultime parole. Dopo la diagnosi di leucemia di dicembre 2021, infatti, l’ex premier ha deciso di redigere il suo testamento, inserendo al suo interno anche un messaggio rivolto agli eredi: “Se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue”, recitano le prime righe del documento, come riportato tra le pagine de Il Corriere della Sera.

Cara Marina, caro Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele”, aveva esordito Silvio Berlusconi nell’incipit della lettera, formata da una quindicina di righe suddivise in due facciate e riposta all’interno di una busta aperta. Nel documento, aperto ieri, 5 luglio 2023, nello studio del notaio Roveda, l’imprenditore ha indicato le disposizioni testamentarie nei confronti di Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell’Utri:

Dalle vostre eredità di tutti i miei beni, dovreste riservare queste donazioni a: 1) Paolo Berlusconi: euro 100 milioni; 2) a Marta Fascina: euro 100 milioni; 3) a Marcello Dell’Utri: euro 30 milioni (…). Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà.

Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”, ha spiegato il leader di Forza Italia in merito alla scelta di devolvere una parte della sua eredità alla compagna, al fratello e allo storico amico e collaboratore che, dal canto suo, ha dichiarato di sentirsi “profondamente commosso”.

Quello di gennaio del 2022, tuttavia, non è stato l’unico documento ufficiale realizzato dal Cavaliere che, già nel 2006 e nel 2020, aveva depositato altri due testamenti presso il notaio di Milano. Nel primo, Silvio Berlusconi aveva deciso di suddividere in parti uguali l’eredità da devolvere nelle mani dei figli Marina e Pier Silvio. Nel 2020, invece, il politico ha aggiunto anche il lascito di 100 milioni indirizzato a Paolo Berlusconi, mentre, nell’ultimo testamento ha inserito anche i nomi di Marta Fascina e Marcello Dell’Utri, indicando la somma che avrebbero ereditato.

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