Esiste una vera e propria “maledizione” del secondogenito (o della secondogenita) delle famiglie reali. Una maledizione che abbiamo avuto a lungo sotto gli occhi, seguendo le vicende tra il principe Harry d’Inghilterra e suo fratello maggiore William, legittimo erede al trono.

Il primogenito è di norma tenuto su un piedistallo, perché sarà lui a ereditare il regno. Lui rappresenta moltissimo per l’intera nazione mentre il secondogenito, in pratica, niente. Tutt’al più gli spetta una carriera militare, ecclesiastica, diplomatica o un bel matrimonio con una esponente della ricca borghesia.

La storia ci ha insegnato che non è insolito che, in cuor suo, il secondogenito provi un profondo rancore verso il fratello maggiore e la sorte che gli è toccata. E, per questo, può mettere in pratica comportamenti devianti e non in linea con l’etichetta reale. Il principe Harry ne è la prova vivente. Ha persino scritto un libro, Spare, che già nel titolo dice tutto: il secondogenito reale è una “ruota di scorta“, un personaggio secondario nella storia di un Paese, che raramente viene preso in considerazione o ricordato.

Durante il XIX secolo e i primi anni del XX secolo, il re era solito concedere titoli e territori importanti ai parenti considerati “di seconda classe” (compresi i suoi figli illegittimi). In questo modo essi ottenevano un ruolo sociale più elevato ed erano scoraggiati a cospirare alle spalle del monarca.

Come ricorda El Paìs, re Juan Carlos avrebbe preso, a suo tempo, questa decisione con le sue sorelle (alle quali concesse i ducati di Badajoz e Soria) alle sue due figlie (donando loro i ducati di Lugo e Palma) e persino al primo cugino Alfonso de Borbón Dampierre, al quale concesse il ducato di Cadice per evitare una possibile vendetta per non essere stato scelto come successore di Franco.

In tempi più recenti, i reali di tutto il mondo stanno cercando di riportare maggiore parità tra i figli. Ne sono un esempio le giovani Leonor e Sofia di Spagna, i cui genitori – la regina Letizia e il re Felipe – hanno cercato di dare loro le medesime opportunità. Entrambe hanno frequentato la stessa scuola, hanno lo stesso guardaroba curatissimo, seguono anche le stesse attività.

Anche la compianta Lady Diana si è ribellata a lungo contro questa “maledizione”, cercando di assicurare ai figli William e Harry lo stesso trattamento. I suoi sforzi, però, a quanto pare non sono bastati a non far sentire Harry un emarginato. Segno che la maledizione dei reali è ancora lontana dall’essere infranta.

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