Domani i funerali di Giulia Cecchettin. La famiglia: "Non fiori ma opere di bene"

Alle 11 di martedì 5 dicembre, l'ultimo saluto alla 22enne. La funzione avrà luogo nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, è sarà celebrata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla.

Alle 11 di martedì 5 dicembre ci saranno i funerali di Giulia Cecchettin. La funzione avrà luogo nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, è sarà celebrata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla, e data la grande affluenza prevista, verranno allestiti due maxi schermi fuori dalla chiesa, in modo che tutti possano dare il loro ultimo saluto alla 22enne, morta di femminicidio lo scorso 11 novembre. Sul necrologio che annuncia i funerali, la famiglia ha fatto sapere di non volere fiori ma donazioni a chi fa del bene.

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A dare il nulla osta per la restituzione della salma, e quindi per procedere ai funerali della 22enne, è stata la Procura di Venezia subito dopo la fine dell’autopsia, iniziata il 1° dicembre, e finita nella notte, dopo 14 ore. L’esame ha stabilito che il motivo del decesso è shock emorragico, e che quando Filippo Turetta era già diretto verso la Germania, Giulia Cecchettin era già morta a causa delle 20 coltellate e delle lesioni subite durante la prima aggressione, quella ripresa dalle telecamere di un’azienda di Fossò.

In occasione dei funerali di Giulia Cecchettin, martedì in Veneto si osserverà una giornata di lutto regionale, annunciata dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia:

Martedì, per le esequie di Giulia, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo – e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché – continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere.

Zaia, infine, ha anche rinnovato la sua vicinanza alla famiglia Cecchettin: “Esprimo nuovamente, anche avvicinandosi ai funerali, la mia vicinanza alla famiglia di Giulia e a tutti coloro che le vogliono bene. La vicenda di questa ragazza ha segnato nel profondo l’intera comunità; poteva essere nostra figlia, sorella, nipote, amica. È una triste pagina che ha portato il Veneto e l’Italia a identificarsi con questo dramma. Serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico: invito tutte le istituzioni a porre le bandiere a mezz’asta e i cittadini a indossare fiocchi rossi, e ad esporli sulle porte e sulle finestre delle proprie case. Chiedo anche alle attività economiche di osservare, durante le esequie, un momento di pausa nelle attività. L’auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo un messaggio contro la violenza sulle donne”. 

Si parla anche in una possibile partecipazione della premier Meloni, mentre è escluso che ci sia il Presidente della Repubblica, Mattarella.

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