Fedez ai giovani sulla salute mentale: "Il pensiero di morire mi dava sollievo"

Il rapper, da sempre impegnato nel diffondere consapevolezza sul tema della salute mentale, ha incontrato i ragazzi al Circolo dei Lettori di Torino: “La salute mentale in questo Paese non viene considerata”.

Fedez è tornato a parlare di salute mentale: lo ha fatto oggi, martedì 27 febbraio 2024, al Circolo dei Lettori di Torino, dove ha incontrato i ragazzi delle scuole in un evento intitolato ‘La salute mentale è un diritto dei giovani’ promosso dall’associazione giovanile Acmos, in collaborazione con la Fondazione Fedez. Da sempre impegnato sul tema, il rapper ha raccontato di come la diagnosi di tumore al pancreas, arrivata nel marzo 2022, abbia avuto un impatto significativo sulla sua psiche.

Ho affrontato un tumore al pancreas molto raro e ho dovuto fare i conti con la morte nonostante io sia un privilegiato. In quel periodo ho avuto l’esperienza peggiore con gli psicofarmaci – ha esordito Fedez –. Ne prendevo addirittura sette e il medico che me li dava non comprendeva che stavo male”.

Il momento più difficile è quando il pensiero di morire ti dà più sollievo rispetto a quello di svegliarti il giorno dopo – ha poi continuato –. Per uscirne serve tantissimo lavoro, farsi aiutare e chiedere aiuto”.

La malattia? Non credo di aver ancora metabolizzato la cosa, ci vogliono anni per arrivare a una metabolizzazione completa, è complesso. Nell’immediato, ricordo di aver fatto solo pensiero: la cosa che mi metteva più ansia, ma mi dava anche la spinta per mantenere un minimo di dignità e compostezza, è stato pensare che i miei figli non si sarebbero più ricordati di me se fossi morto. Erano troppo piccoli. Questa era la cosa che più mi faceva paura ma era anche il motore per dirmi ‘non morire adesso’”, ha poi continuato, confidando di aver resistito anche grazie ai suoi figli, i piccoli Leone e Vittoria.

fedez salute mentale
Instagram @circololettori

Poi, Fedez ha denunciato nuovamente l’assenza delle istituzioni sul tema della salute mentale. “La salute mentale e fisica devono andare di pari passo, ma quella mentale in questo Paese non viene considerata”, ha detto il rapper, che nel novembre 2023 aveva anche lanciato una petizione in difesa del bonus psicologo, che proprio lo scorso anno ha subito una drastica riduzione dei fondi.

Ho sempre raccontato la mia vita, il bello e il cattivo tempo. Sono testimonial del fatto che il denaro e la fama risolvono un problema, ma non risolvono tutti i problemi. Sembrerò retorico, ma è così”, ha quindi confidato l’artista, che ha poi parlato della sua carriera da rapper:

La musica mi ha dato tanto, se sono qui è grazie alla musica. Ma mi ha anche tolto tanto. Io faccio tante cose, nella musica è come se fossi al tavolo da poker e facessi all-in, mettendo tutto me stesso e anche i miei traumi. Questo non è sano, ti fa vivere la musica anche in maniera tossica. Sto imparando a viverla meglio. Quando ero giovane la musica mi ha aiutato tanto, ma mi anche consumato, in un certo senso.

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