Il femminicidio di Alessandra Matteuzzi, uccisa dall'ex mentre era al telefono con la sorella

La donna è stata uccisa a Bologna la sera di martedì 23 agosto 2022. L'uomo arrestato, Giovanni Padovani, è un calciatore di 27 anni, contro cui la vittima aveva sporto denuncia per stalking il 29 luglio.

Una donna di 56 anni, Alessandra Matteuzzi, è stata uccisa a colpi di mazza dall’ex compagno 27enne, Giovanni Padovani, arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. Il femminicidio è avvenuto a Bologna la sera di martedì 23 agosto 2022 mentre la vittima, che al momento dell’aggressione era al telefono con la sorella, stava rientrando a casa.

Non era la prima volta che Padovani si appostava sotto casa della vittima per attenderla: il 29 luglio la donna aveva sporto denuncia contro di lui per stalking, ma non erano stati adottati provvedimenti restrittivi. La sorella Stefania Matteuzzi ha raccontato al Tgr Emilia-Romagna:

Ho sentito le urla, perché lei è scesa dalla macchina e ha iniziato a urlare come una pazza, dicendo: “No Giovanni, ti prego, aiuto”. Io che ero al telefono ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito, perché io abito purtroppo a 30 chilometri. Alla fine l’ha massacrata di botte, perché non è riuscita neanche a entrare dentro al portone.

L’uomo arrestato è un calciatore ed ex modello, originario di Senigallia, in provincia di Ancona. Secondo le prime ricostruzioni, aspettava la donna sotto casa dalle 19. Alle 21, quando la 56enne è arrivata, l’ha aggredita e colpita senza pietà con una mazza anche sul capo. Alessandra Matteuzzi è morta agonizzante prima dell’arrivo dell’ambulanza, chiamata da un vicino. Quando è arrivata la polizia, l’uomo si trovava ancora sul posto ed è stato subito fermato.

Stefania Matteuzzi ha ripercorso la storia tra la sorella e Padovani:

Ne era ossessionato. Loro avevano una frequentazione a distanza, perché lui faceva il calciatore in Sicilia, quindi si sono visti poche volte: era un anno e poco più che si conoscevano, però ha iniziato da gennaio ad avere delle ossessioni su di lei. Le faceva gli agguati. Si vedevano poco, circa una volta al mese. Poi avevano passato un periodo di qualche giorno insieme, perché lui era in periodo di pausa calcistica ed era stato qua con lei. Poi sono successe brutte cose, aveva rotto dei piatti e dei bicchieri, si era arrampicato dalla terrazza, staccava la luce generale del suo appartamento da sotto e le faceva gli agguati nelle scale.

Proprio a fronte di ciò la vittima lo aveva denunciato. Agli inizi di agosto era stato aperto un fascicolo in procura, con le indagini delegate ai carabinieri. Gli investigatori avevano avviato gli accertamenti e sentito diversi testimoni; avevano inviato la prima informativa in procura intorno alla metà di agosto, sottolineando poi di dover ancora ascoltare altre persone che però, visto il periodo festivo, al momento erano lontane da Bologna. “Vorrei che mi spiegassero come mai non è stato fatto nulla, questo sì mi piacerebbe capirlo“, ha concluso Stefania Matteuzzi nell’intervista.

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