Anche i proprietari di gatti più esperti possono avere difficoltà a capire quando il loro gatto sta semplicemente giocando e quando sta reagendo con rabbia a uno stimolo esterno.

Alcune persone potrebbero prendere sottogamba la questione, eppure sapere quando intervenire è importante per il benessere del gatto. Un recente articolo pubblicato su Scientific Reports ha studiato come distinguere le interazioni tra gatti, anche quando il gioco si trasforma in aggressività.

La ricerca, che ha analizzato video di gatti che socializzano, ha scoperto che i proprietari possono favorire il benessere dei loro animali domestici monitorandone i comportamenti e intervenendo subito quando inizia l’aggressione. Un’altra scoperta è stata che i gatti possono dar vita a veri e propri litigi a breve termine, in modo del tutto simile ai loro amici umani.

Va detto che i gatti sono una specie solitaria. Per il gatto domestico vivere in casa può significare vivere a stretto contatto con altri gatti. Un recente studio che ha analizzato le abitudini di vari Paesi nel mondo ha infatti rilevato che poco più di un gatto su due vive in una famiglia che possiede più di un gatto.

I gatti, nel corso dei secoli, si sono evoluti fino a diventare una specie semi-sociale. Ma non tutti i gatti possono tollerare di condividere la propria casa con un altro gatto, il che potrebbe essere fonte di grande stress.

I fattori ereditari e le circostanze della prima infanzia possono influenzare la capacità di un gatto di vivere con un altro gatto. Spesso le combinazioni dello stesso sesso trovano più facile condividere il loro spazio vitale, in particolare due esemplari femmine con legami familiari.

Quando i gatti vivono insieme, possono semplicemente “sopportarsi” condividendo la stessa casa, oppure possono creare un legame. Un segno che i gatti apprezzano la reciproca compagnia è se dormono insieme con il corpo e la testa rivolti l’uno verso l’altro.

Allo stesso tempo, i gatti possono mostrare segni di insofferenza l’uno verso l’altro. Ad esempio possono fissarsi a vicenda dall’alto in basso o mettersi in pose difensive quando sono nella stessa stanza. In questi casi è anche meno probabile che questi gatti giochino insieme.

I 6 punti più importanti

I cuccioli iniziano a praticare il “gioco sociale” con gli altri gatti tra la nona e la quattordicesima settimana di vita. I gattini che vivono più a lungo con i loro compagni di cucciolata possono diventare più esperti nelle abilità sociali coinvolte nel gioco, che è fondamentale per lo sviluppo di un gattino. Ma come distinguere un gatto arrabbiato da uno giocherellone? Ecco i sei punti più importanti da valutare:

1) Deve esserci equilibrio ed uguaglianza nel gioco, ovvero la reciprocità delle intenzioni.

2) I gatti coinvolti devono muoversi l’uno verso l’altro e in modo rilassato, senza esagerazioni.

3) Non sibilano, ringhiano o si sputano addosso.

4) Le orecchie di entrambi i gatti non sono bloccate all’indietro.

5) Quando alzano le zampe verso un altro gatto non tirano fuori gli artigli.

6) Quando si mordono l’un l’altro può far parte del gioco, e in questo sarà un morso debole e giocoso.

Ogni volta che senti uno dei gatti (o entrambi) soffiare con rabbia e noti pupille dilatate, sguardi prolungati e “duri” e l’uso di artigli e denti, devi distogliere l’attenzione dei gatti con calma modo per interrompere l’interazione. Ad esempio emettendo un suono sommesso o offrendo un giocattolo a breve distanza da loro.

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