Non riesco ad immaginare di entrare in casa e non sentire più: ‘Ciao Papino’”, scrive così su Facebook Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la ragazza scomparsa lo scorso 11 novembre dopo essere uscita con il suo ex fidanzato Filippo Turetta. Intervistato da Repubblica, l’uomo ha poi parlato della figlia, facendo un appello perché ritorni a casa: “Mi manca la sua voce, più tempo passa e più faccio fatica”, ha detto alle pagine del quotidiano.

Da genitore ci spero sempre anche se, man mano che il tempo passa, faccio sempre più fatica perché non si riesce a trovarli”, ha continuato. Nei giorni scorsi, Gino Cecchettin e i genitori di Turetta, anch’esso scomparso, avevano rivolto un appello ai due ragazzi perché tornassero a casa.

Ho trovato la forza di fare quell’appello. Ma non ho ancora nessuna notizia. Le forze dell’ordine stanno lavorando, in tanti si stanno impegnando”, ha continuato. E, parlando di sua figlia, ha aggiunto:

La figlia ideale. Dedita allo studio e alla famiglia, sorridente, felice, sempre altruista, anche troppo. Sa quello che vuole. Ci manca, spero torni a casa e mi dica ‘Ciao papino’, come è solita chiamarmi lei, anche se sono grande e grosso. Mi manca la sua voce e quel vezzeggiativo.

Poi, ha raccontato l’ultima volta in cui l’ha vista: “Sabato abbiamo pranzato, poi io sono andato al cimitero, da mia moglie, e avevo delle commissioni da sbrigare. Quando sono tornato a casa lei era uscita, doveva andare fuori per cena. Ma mai avrei potuto immaginare…”. E, su Filippo Turetta, aggiunge: “Era venuto a casa nostra, anche quando c’era mia moglie. Nell’ultimo periodo con Giulia non si vedevano. Ma era un tipo tranquillo, timido, non c’era nulla che potesse far presagire qualcosa”.

Entrambi studenti alla facoltà di ingegneria di Padova, la sera della scomparsa i due ragazzi erano stati visti litigare in macchina nei pressi di Vigonovo, dove Giulia Cecchettin vive, dopo aver trascorso qualche ora insieme al centro commerciale. Ora, gli inquirenti starebbero analizzando le tracce di sangue trovate in un parcheggio di Fossò, in provincia di Venezia, dove alcuni testimoni avrebbero avvistato la Fiat Punto nera del ragazzo.

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