Svolta incredibile nel mondo dei social, e in particolare su Instagram: ora non è più possibile vedere il numero di like sotto i post dei nostri amici o dei nostri account preferiti. Si tratta di un esperimento che è appena arrivato anche in Italia, dopo qualche mese di test in Canada. L’idea è molto semplice: sarà possibile continuare a esprimere la nostra approvazione con l’apposito tastino a forma di cuore, ma non potremo vedere quante altre persone hanno fatto lo stesso. Solo il proprietario dell’account sarà in grado di visualizzare il numero di like ricevuti.

Tara Hopkins, Head of Public Poly Emea di Instagram, ha dichiarato:

“Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimere se stessi. Ciò significa aiutare le persone a porre l’attenzione su foto e video condivisi e non su quanti like ricevono. Stiamo avviando diversi test in più paesi per apprendere dalla nostra comunità globale come questa iniziativa possa migliorare l’esperienza su Instagram”.

Potrà essere questa la soluzione a un problema sempre più diffuso, ovvero la necessità di avere like a ogni costo? Negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani, si è fatto largo un bisogno di approvazione, una caccia spietata al like che non può far altro che suscitare preoccupazione.

Tutto ciò che viene pubblicato ha un solo scopo: guadagnarsi l’attenzione del pubblico e, possibilmente, convincerlo a premere l’icona che segnala il proprio gradimento.

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E per portare a casa l’ambito riconoscimento non si bada più a niente. Siamo disposti a rinunciare alla nostra privacy, sprechiamo tempo prezioso alla ricerca dello scatto giusto per far colpo sui nostri follower, non ci godiamo nemmeno più le vacanze perché siamo sempre con il telefono in mano, pronti a immortalare l’ennesimo “capolavoro” da condividere su Instagram.

Cosa succederà nel momento in cui gli altri non potranno più vedere quanti like hanno ricevuto le nostre foto? Saremo meno invogliati a pubblicare qualsiasi istante della nostra vita per ottenere l’approvazione degli altri, visto che nessuno potrà più sapere quanto effettivamente i nostri follower abbiano gradito i nostri post?

Questa dipendenza da like esiste davvero, come ha evidenziato una ricerca di Kaspersky di un paio di anni fa. A quanto pare, solamente il 31% degli utenti non presta attenzione al numero di “mi piace” ricevuti. Addirittura il 24% degli uomini e il 17% delle donne ha dichiarato di arrabbiarsi nel caso in cui non avesse ricevuto un adeguato gradimento ai propri contenuti.

Tutto ciò ha già da tempo suscitato preoccupazione, come rivela Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

“Un’ottima notizia, un freno agli abusi degli influencer e a chi fa pubblicità occulta sui social senza rispettare le linee guida dell’Antitrust. Siamo stati i primi a scoperchiare il problema e a ottenere la prima condanna in materia dall’Antitrust. Grazie al nostro esposto, dopo la moral suasion, si è passati ad impegni precisi e concreti, sia da parte delle aziende che degli stessi influencer. Il problema, però, è che le segnalazioni di violazioni proseguono e che è difficile monitorare il fenomeno, troppo vasto. La nuova politica di Instagram, se divenisse definitiva, affronterebbe il problema alla radice”.

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