Sui social di 'Ivan Marocco', il 30enne che ha travolto una famiglia, decine di video a tutta velocità

Ivan Marocco, il 30enne che ha travolto una famiglia in diretta social, ha decine di video in cui guida ad alta velocità. La madre investita: "Sono senza parole. Ora voglio giustizia".

Ivan Marocco, chiamato così sui social e dagli amici, il cui vero nome è Abdelhafid El Idrissi, 30 anni, di origine marocchina, nella giornata di ieri è risultato positivo all’alcol test. L’uomo si è schiantato in diretta social domenica ad Alatri con la sua Audi A4 contro la Nissan guidata da una donna con a bordo i figli di 9 e 14 anni.

Come riporta la stampa, la Audi A4 di Ivan Marocco ha invaso la corsia opposta, e la donna al volante della Nissan ha creduto che fosse un automobilista “che si era sentito male. Ho frenato ma non potevo far altro”, ha detto, come riporta Repubblica.

Abdhelafid El Idrissi stava facendo una diretta su Facebook, quando ha causato l’incidente. Scendendo dall’auto ha risposto alla donna che stava bene: “Andavo un po’ veloce. Avevo appresso il cellulare”, ha detto, ma non ha prestato il suo aiuto.

È rientrato in auto e ha aspettato l’arrivo dei vigili del fuoco, sembrava lui la vittima”, ha detto la donna, al volante della Nissan. “Non ci ha dato una mano per soccorrere la mia bambina”. La piccola di 9 anni è svenuta nell’impatto ed è stata trasportata in eliambulanza a Roma dove è stata operata a un braccio al Bambin Gesù per una frattura. Ora la bambina è ancora sedata, ma in via di miglioramento. Il figlio di 14 anni e la madre dei due stanno bene, così come Ivan Marocco.

Sotto shock il padre e il terzo figlio, di 16 anni, accorsi sul luogo dell’incidente. “Siamo increduli, miracolati e non riusciamo a farci una ragione di quanto ci è accaduto”, hanno detto, come riporta l’avvocata della famiglia, Cristina Corsi.

Ivan Marocco è ora denunciato per lesioni gravi, e la sua posizione si aggrava dopo l’esito dell’alcol test. Per il test della droga si attendono anche i risultati di secondo livello: quelli che stabiliranno se El Idrissi era sotto l’effetto degli stupefacenti.

Sui suoi social sono inoltre stati trovati decine di video che lo ritraggono alla guida della sua auto, il cruscotto in evidenza, mentre corre a velocità elevata.

Voglio giustizia”, ha dichiarato la donna investita, “e andrò avanti perché si deve fermare tutto questo. Non si può rischiare di uccidere per un video una famiglia che tranquillamente si trova nella sua auto”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!