Stuprò e segregò la figlia per 24 anni: chiesta la scarcerazione per Josef Fritzl

Secondo una perizia l’ottantottenne, detenuto in un istituto di massima sicurezza, non sarebbe più pericoloso e potrebbe essere trasferito in un carcere normale. Ma una nuova istanza potrebbe anche richiederne la scarcerazione.

Josef Fritzl, che nel 2009 era stato condannato per aver sequestrato e violentato la figlia Elisabeth per 24 anni, potrebbe essere scarcerato: lo ha comunicato la sua avvocata, Astrid Wagner, la quale ha richiesto la libertà condizionale per conto del suo assistito.

In base alla legge austriaca, infatti, i condannati all’ergastolo hanno il diritto di richiedere di scontare la pena all’esterno del carcere dopo aver passato almeno 15 anni in cella. In questo caso l’88enne, che soffre di demenza senile, potrebbe anche essere trasferito in una casa di cura, come auspicato da Wagner stessa.

Ma c’è di più: una nuova perizia psichiatrica, effettuata dalla dottoressa Heidi Kastner, avrebbe infatti affermato che l’uomo non sarebbe più un pericolo per gli altri. Questa valutazione, riferisce l’emittente austriaca Orf, potrebbe aprire a Fritzl le porte di un normale carcere. Al momento, infatti, l’uomo sta scontando l’ergastolo nel reparto per detenuti con disturbi mentali del carcere di massima sicurezza di Stein, a Krems an der Donau.

La stessa Kastner, che nel 2009 aveva definito Fritzl “estremamente anormale psicologicamente” e “analfabeta emotivo”, come riportato dal Guardian, ha infatti rilasciato una perizia di 28 pagine nel quale afferma che, ad oggi, l’uomo sarebbe psicologicamente fragile.

Anche Wagner, che nel 2023 aveva scritto un libro autopubblicato chiamato Gli abissi di Josef F., inedito in Italia, afferma che Fritzl sarebbe innocuo: “Non avrei paura di andare a vivere con lui in un appartamento condiviso, o di vivere accanto a lui in una casa di cura. Non possiede più alcun desiderio sessuale”, riporta il giornale inglese.

Durante i 24 anni di prigionia della figlia Elisabeth Fritzl nel bunker, l’uomo aveva abusato di lei sessualmente più volte: da quegli stupri nacquero sette figli. Dopo la liberazione, avvenuta nel 2008, la donna e i figli sopravvissuti avevano cambiato identità ed erano andati a vivere insieme in una villetta in Austria.

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