Finalmente sono ormai stati sdoganati tutti – o quasi – i cliché sull’amore over 50: quelli, per intenderci, che se hai passato il mezzo secolo di vita e non sei sposato per una qualsiasi ragione allora non puoi più sperare di incontrare l’amore, quelli per cui i fatidici cinquanta sono anche sinonimo di vecchiaia e di “ritiro” dalla vita sentimentale.

Per fortuna, i cinquantenni di oggi non solo non rinunciano all’amore – sia ringraziato il Cielo! – ma se lo vanno a cercare, con ogni mezzo possibile. Con buona pace di chi, come Yoann Moix, pensa che a meritare di essere amate siano solo le donne under 30.

E se fra i giovani gli strumenti più usati per instaurare nuove conoscenze sono i social, ma anche le app di incontri, forse vi sorprenderà sapere che anche per gli over 50 quest’ultimo genere di siti sono una vera e propria manna dal cielo per andare alla ricerca della sospirata anima gemella.

Anzi, alcuni dati, risultato di uno studio che ha analizzato i comportamenti e le abitudini online di 2.230 italiani, uomini e donne, di età compresa fra i 50 e i 65 anni, riportano che nel 2018 è stato circa di un milione e mezzo il numero di italiani “senior” che hanno approfittato della tecnologia e di Internet per cercare un partner: nel 50% dei casi al dating online sarebbe seguito non solo l’incontro fisico, ma addirittura un’implicazione di tipo sessuale, mentre addirittura in un caso su sette grazie al digitale si sarebbero formate coppie stabili. A conti fatti, ben più di 200 mila relazioni tra over 50 sarebbero nate proprio grazie alla Rete, 50 mila solo nell’ultimo anno. Naturalmente, con tutte le conseguenze di una relazione che spesso è a distanza, quindi, ad esempio, la possibilità di vedersi solo nel fine settimana, e di dover passare la gran parte del proprio tempo impegnati in chat o al telefono. Ma le barriere fisiche, si sa, nulla possono di fronte all’onnipotenza digitale…

A fornire i dati sull’amore online degli over 50 è la piattaforma Singles50, che proprio in questi giorni parte anche in Italia: il nostro Paese andrà ad aggiungersi quindi agli oltre trenta mercati internazionali in cui il servizio è già attivo. Leggendo sul sito ufficiale si intuisce il motivo per cui gli sviluppatori hanno deciso di dedicare il servizio a una fascia d’età leggermente più avanzata rispetto a quella che, generalmente – ed erroneamente – si pensa possa fruire del Web per cercare un partner.

Si tratta di una generazione che ha acquisito una grande confidenza con le tecnologie digitali. I cinquantenni di oggi avevano 25 o 30 anni quando internet ha iniziato a diffondersi negli anni ’90. Pur non essendo nativi digitali si sono trasformati senza problemi in adulti digitali e molti di loro oggi dominano il Web quanto i loro figli.

E i numeri sembrano proprio dar loro ragione: secondo l’Istat, infatti, su circa quattro milioni di single over 45 il 35%, quindi un terzo, almeno una volta ha cercato un partner su siti dedicati, da cui naturalmente sono esclusi i social. A chi è andata bene, prosegue lo studio di Singles50, ha avuto l’opportunità di un incontro fisico circa 8 o 10 giorni dopo il primo contatto, e generalmente al primo appuntamento ne sono sempre seguiti altri, seguendo quelle statistiche, con relativi sviluppi sessuali, cui si accennava poc’anzi.

Niente remore e tabù, quindi: le persone mature hanno raggiunto un livello di consapevolezza tale da essere libere anche nel sesso, spiegano da Singles50. E, soprattutto, hanno un’idea precisa di ciò che vogliono e ancor più di quello che non vogliono.

E pazienza se poi solo in rari casi la relazione si evolve in una convivenza; del resto, anche fra i più giovani la Living Apart Together sta prendendo decisamente piede, senza che questo implichi necessariamente una carenza di volontà nell’impegnarsi seriamente in una coppia.

A proposito della piattaforma Singles50, invece, come detto il nostro non è certo il primo paese in cui è presente: anzi è attiva addirittura in oltre 35 Paesi, e conta un totale di cinque milioni di iscritti. Appartiene al gruppo Insparx, una multinazionale con sede a Monaco di Baviera che ha lanciato, fra gli altri, Be2 e C-Date: il primo ha quasi 30 milioni di iscritti in 37 paesi ed è rivolto a chi cerca una relazione stabile (è nato nel 2004), mentre il secondo, che risale al 2006, diffuso in 30 Paesi, è pensato piuttosto per le relazioni occasionali.

Insomma, l’azienda tedesca offre soluzioni davvero per tutti i tipi di relazioni, sia che si cerchi un impegno a lungo termine o il divertimento di poche ore. Soprattutto, offre un’opportunità a tutti, perché, che qualcuno storca il naso o no, non si è mai troppo vecchi per l’amore. Nemmeno per quello virtuale.

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