Un’insegnante di sostegno di 29 anni, Denise Romano, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una lettera aperta ai bambini, dopo aver ricevuto un trasferimento.

Denise Romano è un’insegnante di sostegno alla scuola primaria, e fino allo scorso anno lavorava all’istituto comprensivo Don Bosco di Gela. Romano, costretta quest’anno a cambiare scuola e città, a seguito di un trasferimento, ha scritto una lunga lettera aperta sui suoi social, rivolta ai suoi alunni e a tutti quei bambini e bambine che, al rientro dalle vacanze, non troveranno più le loro insegnanti di sostegno.

“Ti chiedo scusa se non ci sarò, anche se la colpa non è mia”, inizia Denise Romano nella sua lettera. “Ti chiedo scusa se sarai arrabbiata e non lo saprai dire. Se mi cercherai e non tornerò… So che per te è importante stringere la stessa mano, avere un punto fermo, trovare sicurezza sempre negli stessi occhi. La vita è fatta di alti e bassi, come quando un giorno sapevi scrivere e il giorno dopo non ti andava più. Come quando volevo farti annusare un profumo e tu ti rifiutavi perché per te era una cosa nuova. Poi ti ho convinta e non hai più voluto smettere di dire “annusa profumo”. Ti ricordi?”

Il post, commentato e condiviso centinaia di volte nelle ultime ore sui social, spiega le difficoltà degli insegnanti di sostegno e i precari della scuola, che sono costretti a lasciare le classi degli istituti che hanno seguito durante tutto l’anno scolastico, per trovare posto altrove.

Generalmente un bambino o una bambina con disabilità conclude il ciclo della scuola primaria con un unico insegnante”, chiarisce Romano nel post, perché per loro è “fondamentale, sono momenti di crescita molto importanti e delicati”.

Nonostante questo, come spiega Tecnica della Scuola, almeno la metà degli insegnanti cambia scuola ogni anno, e si arriva al punto che “a due alunni disabili su tre viene assegnato ogni volta a settembre un docente di sostegno diverso”. A settembre, infatti, la metà degli insegnanti di sostegno cambierà scuola e 6 studenti su 10 non avranno più gli stessi insegnanti.

Forse ti mancherò. Forse ti passerà la voglia di afferrare la matita, fare merenda, girarti dalla parte di chi ti chiama perché per te non sarà più una voce familiare. Forse ti sentirai da sola, insicura, arrabbiata. Forse penserai che la scuola non è più il posto dove pensavi di voler tornare e la rifiuterai”, continua Denise Romano nella sua lettera. “Lascia che la vita sia piena di imprevisti e insegna ai grandi come affrontarli, tesoro mio”.

Denise Romano è una delle migliaia di insegnanti di sostegno siciliane a dover cambiare scuola. Quest’anno, infatti, per la Sicilia si parla già di immissioni in ruolo solo del 4% sulle 75mila previste in tutto il Paese, come riportano i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, invece, le cattedre libere in Sicilia sono poco meno di 700.

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