L’agenzia di stampa Reuters ha raccontato la storia di Lisa Pauli, 47 anni, anoressica, che a oggi pesa a malapena 40 kg e dopo decenni passati a lottare contro il suo disturbo mentale ha deciso di voler mettere fine alla sua vita.

Ogni giorno è un inferno”, ha detto Pauli a Reuters, che ha un rapporto complesso e distorto col suo corpo fin dall’età di 8 anni. “Sono così stanca. Ho finito. Ho provato tutto. Mi sento come se avessi vissuto la mia vita”.

Adesso il suo Paese, il Canada, aiuterà Lisa Pauli a realizzare il suo volere dandole legalmente assistenza medica per morire, grazie all’ampliamento dei criteri per la morte medicalmente assistita, che dal 2024 verrà estesa in Canada anche a chi soffre di soli disturbi mentali.

Il Canada ha legalizzato la morte assistita nel 2016 per le persone con malattie terminali e l’ha estesa nel 2021 alle persone con malattie incurabili, anche se non terminali. La nuova disposizione, che include la morte assistita anche per le persone con soli disturbi mentali renderà il Canada uno dei Paesi più all’avanguardia al mondo in materia di assistenza medica in caso di morte, secondo un rapporto del gruppo di esperti al Parlamento canadese.

Il ministro della Giustizia canadese, David Lametti, ha respinto le critiche secondo cui il Paese si starebbe muovendo troppo velocemente.  “Siamo arrivati dove siamo attraverso una serie di passaggi molto prudenti”, ha detto Lametti in un’intervista a Reuters a giugno. “È stata un’evoluzione lenta e attenta. E ne sono orgoglioso”.

Nel 2021, l’anno più recente disponibile per i dati ottenuti, 10.064 persone sono morte per morte assistita, circa il 3,3% dei decessi in Canada quell’anno.

Lisa Pauli, che si prepara ad avere accesso alla morte assistita, ha provato una moltitudine di trattamenti ed è stata ricoverata due volte. “Ha subito trattamenti di altissima qualità e semplicemente non hanno avuto un impatto”, ha detto a Reuters la psichiatra di Pauli, Justine Dembo.

Quando Dembo valuta le persone per la morte assistita, ha aggiunto, la tratta come “l’ultima risorsa”.

Pauli ha continuato dicendo che intende fare domanda per la morte assistita una volta che sarà idonea.

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