Loredana Bertè: "Anch’io sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentata e massacrata"

Loredana Bertè ha espresso vicinanza alle vittime di stupro di Palermo e Caivano durante un concerto in Calabria. "Anch'io sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentata".

Loredana Bertè, 72 anni, ha espresso la sua vicinanza alle vittime degli stupri di Palermo e Caivano durante un concerto a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, raccontando pubblicamente la sua esperienza personale.

Io stessa sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentata, massacrata di botte e lasciata su una strada del c***o a Torino”, ha ricordato Loredana Bertè, durante il concerto, ricordando che avviene un femminicidio ogni 6 ore, per non parlare degli abusi. “Per questo ho smesso di tacere”.

La cantante ha poi alzato la mano urlando alla folla che applaudiva “Io non sono carne”, nel gesto che contraddistingue la campagna nata a difesa dei diritti delle donne in segno di solidarietà dopo gli ultimi episodi di violenza, come gli stupri di Palermo e Caivano.

La cantante ha poi iniziato a cantare proprio il brano Ho smesso di tacere, scritto per lei da Ligabue e che è ispirato al racconto della violenza subita all’età di 16 anni. Loredana Bertè aveva parlato di quell’episodio in un’intervista esclusiva con Silvia Toffanin, a Verissimo.

Loredana Bertè aveva raccontato a Toffanin che all’epoca faceva parte delle Collettine, il corpo di ballo di Rita Pavone, e che stavano facendo serate in tutta l’Italia con Don Lurio. La cantante ha ricordato che, essendo l’unica vergine del gruppo, le altre ragazze provavano a convincerla a dare una possibilità a un ragazzo che dicevano fosse pazzo di lei, e dopo aver ricevuto da lui rose per un mese intero alla fine Bertè si era lasciata convincere a uscirci.

Mi ha portato in un appartamento scannatoio, le ragazze devono stare molto attente. Quando ho sentito che chiudeva con il lucchetto la porta mi sono spaventata, terrorizzata”, ha confidato Loredana Bertè. “Volevo andare fuori, ma lui mi ha riempita di botte, mi ha violentata”.

La cantante ha ricordato di essere riuscita a uscire “per miracolo” dalla casa, dopo essere stata stuprata, con i vestiti strappati, e che un taxi si è fermato. “Stavo svenendo e mi ha portato in ospedale”, ha raccontato.

Loredana Bertè non ha detto niente ai suoi genitori e non ha denunciato la violenza subita. Ora la cantante esorta tutte le donne a denunciare e a non avere paura, a non minimizzare mai la violenza. “Bisogna denunciare al primo schiaffo”, ha dichiarato.

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