Momfluencer di nuovo nel mirino. Se si discute ormai da molto dei possibili effetti dell’esposizione dei minori su internet da parte dei genitori influencer, da qualche tempo gli studi si stanno concentrando anche su un altro aspetto negativo: gli effetti della fruizione di tali video e foto sulle mamme. Una nuova ricerca, pubblicata sul Journal of Broadcasting & Electronic Media, ha sottolineato infatti come spesso il momfluencing abbia conseguenze deleterie per la salute mentale delle madri esposte a tali contenuti.

Nel nuovo studio, basato su dati raccolti da interviste a 464 donne appena diventate madri, i ricercatori hanno sottolineato in particolare come molti profili di ‘momfluencer’ tendano a imbellire la genitorialità anche nei suoi aspetti più difficili, promuovendo standard irrealistici con case sempre in ordine, bambini felici e mamme truccate e pettinate in ogni momento della giornata, accrescendo in questo modo i livelli di stress nelle neomamme.

In alcuni casi, l’idealizzazione potrebbe rendere le cose molto difficili per le neomamme. Ho molti esempi di mamme post-partum che mostrano i loro ‘must-have’ – un lettino per neonati da 1000 dollari o un lavabottiglie da 300, cose molto costose – e questo probabilmente mette pressione sulle mamme”, ha detto la ricercatrice Ciera Kirkpatrick, come riportato da Nebraska Today. “Oppure i video della ‘giornata tipo’ che mostrano una mamma post-partum che pianifica i pasti o pulisce la casa ogni sera. Questo non fa altro che aumentare la pressione”.

La ricerca, in particolare, aveva l’obiettivo di scoprire quali fossero le caratteristiche individuali che le rendessero più propense a provare sentimenti negativi durante la fruizione dei contenuti delle momfluencer: i ricercatori hanno quindi scoperto che le mamme con una maggiore propensione a confrontarsi socialmente erano le stesse che soffrivano maggiormente di ansia e invidia alla visione di determinati video.

Tutti abbiamo questa tendenza a confrontarci, ma alcuni di noi sono più inclini a confrontarsi rispetto ad altri”, ha continuato Kirkpatrick, sottolineando come lo studio potrebbe ora aiutare gli esperti a intervenire sugli effetti negativi di questi contenuti: “Se sappiamo come questi post stanno influenzando le madri e che sono più dannosi per determinate mamme, allora ciò ci aiuta, da un punto di vista delle comunicazioni strategiche sulla salute o dei professionisti della salute”.

Un dato positivo evidenziato dalla ricerca è però il fatto che, con il passaggio a TikTok e ai video come modalità di pubblicazione privilegiata, sia più difficile per le mamme influencer alterare la realtà. “Credo che fosse più semplice, con una foto, catturare esattamente ciò che si voleva e lasciare fuori tutto il resto. È un po’ più difficile assicurarsi che tutto sia perfetto in un video, e ho iniziato a vedere sempre più tentativi di mostrare rappresentazioni realistiche della maternità man mano che raccoglievo questo tipo di post per il prossimo studio”, ha concluso Kirkpatrick.

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