È morta a Buenos Aires, in Argentina, a 93 anni Celia Guevara de la Serna, sorella di Che Guevara. A confermare la notizia è stato l’Istituto di Arte Americana e Ricerca Estetica della Facoltà di Architettura dell’Università di Buenos Aires, dove la donna era ancora ricercatrice.

Nata il 31 dicembre 1929, un anno e mezzo dopo il fratello maggiore, Che Guevara, il rivoluzionario argentino che guidò la rivoluzione cubana al fianco di Fidel Castro, Celia Guevara era la secondogenita dei 5 figli di Ernesto Guevara Lynch e Celia de la Serna y Llosa.

Siamo spiacenti di annunciare la morte dell’architetta e specialista in Paesi in via di sviluppo Celia Guevara, che è stata ricercatrice principale presso il nostro Istituto e direttrice di diversi progetti di ricerca”, si legge nel necrologio a lei dedicato presso l’Istituto.

Le cause del decesso non sono state rese note, al momento.

Non sono un politico di professione. Sono una donna di sinistra, una sostenitrice dei diritti umani, che pensa che l’America Latina debba liberarsi dalla dominazione statunitense e che Cuba sia un faro per tutti i nostri popoli”, ha dichiarato Guevara a El Pais in un’intervista del 1983, durante uno dei suoi soggiorni a Madrid. “Mi sento molto orgogliosa di essere la sorella del più grande leader rivoluzionario dell’America Latina, ma la vita è molto veloce e non ci si può, né ci si vuole, limitare a coltivare la memoria di un mito”, ha aggiunto parlando del fratello maggiore, morto ormai da 15 anni.

Celia Guevara si è laureata come architetta all’età di 24 anni presso l’Università di Buenos Aires. Mentre si laureava, nel 1956, suo fratello stava per sbarcare sulla costa sud-orientale di Cuba con un gruppo di guerriglieri organizzati in Messico. Mentre Che Guevara guidava l’avanzata della guerriglia contro Fulgencio Batista, Celia ha lavorato come insegnante di disegno in una scuola elementare, come perito immobiliare per una banca e come architetta libera professionista.

Fuggita dall’Argentina inseguita dalle minacce dell’Alleanza Anticomunista Argentina e dalla giunta militare golpista guidata dal generale Jorge Rafael Videla, la donna è partita per Cuba nel 1976 dove è vissuta per qualche anno per poi iniziare a viaggiare in Europa, facendo lunghe tappe a Madrid, dove ha denunciato i crimini della dittatura del suo Paese.

La vita di Celia Guevara è passata all’insegna della ricerca e del mondo accademico: a Cuba ha guidato progetti per la costruzione di scuole nella Sierra Maestra, la giungla che ha visto lo sbarco della guerriglia, e altri per lo sviluppo di aree ricreative e abitazioni all’Avana. Celia Guevara ha anche diretto progetti di ricerca in Spagna e in Svizzera, dove ha conseguito un Master specializzato in Paesi in via di sviluppo nel 1983, per poi conseguire il dottorato di ricerca in Scienze sociali e Architettura a Buenos Aires nel 2004.

Tornata a vivere in Argentina alla fine degli anni ’80, con il ritorno della democrazia, Celia Guevara ha lavorato come responsabile di un gruppo di ricerca presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Buenos Aires (UBA). Fino all’aprile 2012 è stata responsabile del Seminario sui Metodi di Ricerca in Storia Urbana e professoressa associata di una cattedra di teoria marxista presso il Dipartimento di Sociologia dell’UBA.

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