Neonato morto all'ospedale Pertini, inchiesta chiusa: "Nessuna reponsabilità per mamma e infermiere"

Il bimbo era morto a soli tre giorni di vita nella notte tra il 7 e l'8 gennaio del 2023, nel reparto di Ginecologia dell'ospedale romano: sulla base di quanto emerso il decesso non poteva essere evitato.

È stata richiesta l’archiviazione dalla Procura di Roma a conclusione dell’inchiesta sulla morte del neonato avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 gennaio 2023 all’ospedale Pertini di Roma. Sulla base di quanto riportato da Il Messaggero, non ci sarebbe alcuna responsabilità da addebitare a mamma e infermiere, il decesso sarebbe stato causato dalla Sids (Sudden Infant Death Syndrome), così come viene definita la morte in culla.

Poco dopo la tragedia non erano mancate le polemiche, volte a mettere in discussione il rooming in, il protocollo che si utilizza negli ospedali lasciando i neonati in stanza con la madre con sorveglianza almeno ogni due ore del personale dell’ospedale.

La neomamma di Carlo Mattia, così era stato chiamato il bimbo morto a tre giorni di vita, si era addormentata dopo averlo allattato, al momento del risveglio si era resa conto che il neonato ormai non respirava più. Ad accorgersi del decesso sarebbe stata un’infermiera, che lei aveva provveduto a chiamare prontamente, spaventata dalla situazione. “Ho avuto un travaglio di 17 ore ed ero stanchissima”, erano state le parole della donna poco dopo l’accaduto, riportate da Repubblica.

Nel corso dei mesi erano state portate avanti due differenti inchieste parallele, una da parte della Procura, l’altra da parte dell’Asl, volte proprio a individuare le cause della morte del piccolo, ma soprattutto a capire se il fatto potesse essere evitato o causato da una negligenza. Entrambe sono arrivate però alla stessa conclusione: il caso va archiviato, non ci sono responsabilità, la morte non poteva essere evitata.

Da escludere anche la possibilità che le infermiere non si siano rese conto di un malessere da parte del bimbo, chi era in servizio in quella giornata aveva effettuato diversi controlli nella camera della donna. Non è emerso nemmeno, come era stato ipotizzato in un primo momento, che il bimbo potesse essere morto a causa di un movimento della mamma, che poteva averlo schiacciato.

Pochi giorni fa la mamma ha dato alla luce un altro bambino, nato però in un’altra struttura ospedaliera.

 

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