Noomi Rapace: "Non devo comportarmi in un certo modo solo perché sono nata donna"

L'attrice svedese si è raccontata in un'intervista a NME, in cui ha parlato della sua difficoltà a riconoscersi nello stereotipo della classica donna hollywoodiana: i suoi ruoli sono per lo più sovversivi e controversi.

Noomi Rapace è un’attrice svedese che si è fatta strada nel mondo di Hollywood, divenuta nota al grande pubblico grazie all’adattamento cinematografico di Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson e per Prometheus, il prequel di Alien di Ridley Scott.

Ma nel corso della sua carriera non ha mai avuto intenzione di essere associata a quell’idea stereotipata della donna perfetta che solitamente le attrici hollywoodiane incarnano. Anzi, tutti i suoi personaggi sono controversi, violenti, problematici, sovversivi.

L’attrice si è raccontata in un’intervista a NME:Mi sono sempre considerata un essere umano piuttosto che una donna. Mi sono sempre sentita alienata quando vogliono mettermi in una scatola, o quando le persone si aspettano da me che mi comporti in un certo modo solo perché il mio genere è femminile“. Parlando della sua carriera e dei numerosi personaggi che ha interpretato, Rapace ha aggiunto: “Che sia un folle film di fantascienza, una grande produzione di Hollywood o un piccolo film indipendente islandese, sono sempre alla riserva di chi sono io nella situazione. Non cerco di essere qualcun altro“.

La produzione indipendente islandese a cui l’attrice fa riferimento è Lamb, il suo ultimo lavoro, uscito nel 2021: una pellicola che unisce horror e racconti folkloristici dell’isola. La trama, infatti, riprende una storia popolare che racconta la storia di Marìa, che insieme al marito Ingvar alleva una mandria di pecore. La loro vita viene stravolta quando una di loro dà alla luce un agnellino, che si rivela essere un umanoide, un ibrido uomo/pecora. A Noomi Rapace questo ruolo è subito sembrato perfetto per lei: “Mi sono sentita come se non avessi scelta, come se il mio corpo e la mia mente stessero soltanto aspettando questo. Maria mi ha trovata, e io mi sono persa in lei“.

Questo film per Rapace è un vero e proprio spartiacque, tanto che lei stessa divide la sua carriera in “prima di Lamb” e “dopo Lamb“. “Mi è sembrata una decisione consapevole quella di tornare ai film d’autore e riprendere da dove ho iniziato. Mi sento come se avessi fatto una strana dieta e stessi morendo di fame, e ora con Lamb è come se fossi atterrata. Sono tornata“.

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