Uno studente sudcoreano ha mangiato la banana dell’installazione artistica di Maurizio Cattelan, soggetto principale dell’opera Comedian in esposizione al Leeum Museum of Art di Seul. Il giovane si chiama Noh Huyn-soo, frequenta l’Università Nazionale di Seul ed è laureato in estetica.

Durante una visita alla mostra We, la più grande monografia dell’artista padovano da quella del Guggenheim del 2011, il ragazzo ha staccato la banana dalla parete del museo e, dopo qualche morso, ha riattaccato la buccia con del nastro adesivo: “Ho saltato la colazione ed ero affamato”, ha dichiarato ai media locali.

Successivamente i dipendenti hanno sostituito il frutto, come accade di routine ogni due o tre giorni, e la direzione non ha chiesto nessun risarcimento. Lo stesso Cattelan non commenta negativamente la notizia: infatti, già nel 2019, un’artista georgiano, David Datuna, aveva mangiato la banana da 120mila euro durante la mostra dell’Art Basel di Miami e non era stato denunciato.

Secondo il direttore del museo, il gesto non può considerarsi un’offesa o un danno nei confronti dell’opera perché: “Il valore di quell’installazione risiede nell’idea”. Anche lo studente sudcoreano, in un’intervista per il quotidiano locale KBS News, ha spiegato il suo punto di vista, affermando di aver compiuto un gesto di ribellione:

Voleva essere un’altra ribellione contro la ribellione (…), anche danneggiare un’opera d’arte potrebbe essere visto come un’opera d’arte, ho pensato che sarebbe stato interessante. La banana non è stata messa lì per essere mangiata?

Il titolo dell’opera, Comedian, si riferisce a una citazione della serie tv Arrested Development, secondo cui i ricchi non conoscono il prezzo di una banana venduta al mercato e vuole rappresentare l’idea per cui un oggetto cambia valore in base al contesto in cui si trova.

Il video che riprende la performance dello studente ha fatto il giro del mondo e contribuisce a rendere viva l’installazione artistica, alimentando un dialogo diretto tra autore e osservatore.

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