Chiunque sperimenti una rottura (che sia dovuta a divorzi, morte o altri motivi) sa bene che non è facile riprendersi e che possono volerci anche anni prima di innamorarsi nuovamente. Riuscire a disinnamorarci di qualcuno sembra una cosa folle, ma potrebbe essere un processo alla nostra portata.

Come dichiara Sandra Langeslag, professoressa associata di scienze psicologiche presso l’Università del Missouri-St. Louis che ha studiato gli effetti delle rotture sul cervello, se la medicina cerca di curare ogni tipo di malattia, da quella più comune a quella più grave, è solo logico cercare una soluzione per il mal d’amore. “Perché non dovremmo cercare di aiutare le persone con il cuore spezzato e provare ad andare avanti?“, ha detto al New York Times.

Come riporta sempre il New York Times, la dottoressa Helen E. Fisher, antropologa biologica e ricercatrice senior presso il Kinsey Institute di New York, ha affermato che “possiamo lavorarci su“. Fisher studia l’anatomia dell’amore e nel 2005 ha studiato l’imaging cerebrale di 100 persone utilizzando la risonanza magnetica per individuare i circuiti relativi all’amore romantico.

La dottoressa ha scoperto che l’area del cervello chiamata tegmentale ventrale, o V.T.A., quella della stimolazione della fame e della sete, si attiva quando siamo innamorati: perciò cercare di disinnamorarsi è un po’ come cercare di smettere di avere fame o sete, una cosa molto difficile.

Tuttavia, esiste un modo per cercare di superarlo: ovvero trattare la situazione come se stessimo provando a superare una dipendenza. Proprio come faremmo con i pacchetti di sigarette se si vuol smettere di fumare, dovremmo buttare via le lettere e i ricordi legati a quella persona e non mantenere i contatti o chiedere agli amici comuni come sta quella persona. “Così staremmo solo allevando il fantasma“, ha detto Fisher, come riporta il NYT.

Anche lo studio condotto dalla professoressa Sandra Langeslag può aiutare. La studiosa ha sviluppato un metodo contro le ferite amorose: ovvero generare pensieri negativi sulla persona seguiti da una dose di distrazione.

La sua ricerca, pubblicata su Plos One, ha scoperto che con questo metodo le persone erano in grado di diminuire deliberatamente il loro amore, anche se non di cancellarlo completamente. La quantità media di tempo per la guarigione, secondo i dati del sondaggio raccolti dai suoi soggetti, era di sei mesi, sebbene il tempo di guarigione dipenda da diversi fattori, inclusa la durata della relazione.

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