Sanremo 2018, presunto plagio: a rischio eliminazione Meta e Moro
A poche ore dalla prima puntata di Sanremo 2018 è già nato un caso. Sembra infatti che la canzone di Meta e Moro non sia completamente inedita.
A poche ore dalla prima puntata di Sanremo 2018 è già nato un caso. Sembra infatti che la canzone di Meta e Moro non sia completamente inedita.
A poche ore dalla fine della prima puntata del Festival di Sanremo 2018 è già nato un caso. Sembra infatti che la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro Non mi avete fatto niente non sia completamente un inedito.
Nel Dopofestival (quest’anno condotto da Edoardo Leo) è stato mandato in onda il brando Silenzio presentato alle selezioni di Sanremo Giovani dell’edizione 2016, il cui autore è Andrea Febo, proprio lo stesso coautore della canzone di Meta e Moro.
I due brani sono molto somiglianti, sia a livello di sonorità che di testo. Ora i due rischiano la squalifica, come prevede il regolamento sanremese. Quest’ultimo- consultabile sul sito ufficiale Rai – dice infatti che le canzoni devono essere “nuove”. La canzone Silenzio, fino a ieri disponibile sul sito della Rai, ora non è più raggiungibile.
“E’ considerata nuova – si legge nel regolamento ufficiale –, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate), non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano”.
Nel regolamento viene scritto che è possibile utilizzare stralci di canzoni non inedite, ma solo per un terzo nella canzone presentata al Festival di Sanremo 2018. Questo è però valido solo se “l’insieme o la parte musicale o il testo letterario della canzone non abbia generato introiti derivanti da eventuale sfruttamento, diffusione e distribuzione totale o parziale di natura commerciale”
Il ricorso potrà essere fatto dagli altri Campioni in gara e/o dalla rispettiva case discografiche, come si può leggere nel regolamento, ma solo “non oltre la ventiquattresima ora successiva all’esecuzione della prima prova ufficiale”.
Giornalista, poeta, sognatore. Critico pedante e certe volte cavilloso, al limite del sopportabile.
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