Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che a breve cesserà le sue funzioni, ha firmato un decreto che consentirà ad alcuni insegnanti di ricevere un premio. Si tratta di un provvedimento che punta a valorizzare il personale docente a scuola e che consente di dedicare maggiore attenzione a chi si trova a lavorare in territori considerati disagiati, oltre a chi lavora per un lungo periodo nello stesso istituto.

Il governo ha messo così a disposizione 30 milioni di euro, che saranno destinati a chi mantiene la propria sede di servizio e ha alle spalle almeno 5 anni pregressi di permanenza in quella stessa realtà.

L’idea alla base della norma è quella di riconoscere un incentivo economico in caso di continuità didattica, aspetto fondamentale anche per aiutare gli alunni a rendere al meglio e a stabilire così un rapporto di fiducia con il proprio insegnante.

Il bonus verrà così riconosciuto in presenza di due condizioni: è necessario avere almeno cinque anni di permanenza nella stessa scuola che si trova in una provincia diversa da quella della propria abitazione ed essere impiegati da più anni in istituti di territori che presentano condizioni socio-economiche più disagiate, con maggiore dispersione o col rischio di spopolamento.

In un primo momento il riconoscimento spettava ai docenti che non ottenevano il trasferimento, quindi anche a chi provava a fare domanda per cambiare scuola senza riuscirci. Questa idea è stata però bocciata dal Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi). Per poter ottenere il beneficio sarà però necessario attendere gennaio-febbraio 2023, periodo in cui è possibile presentare le prossime istanze di trasferimento. Attenzione, però, nel caso in cui i sindacati di categoria dovessero firmare il rinnovo di contratto in accordo con il nuovo esecutivo la decisione non sarà più valida.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!