Gli squali avvistati nel Tamigi, a Londra, sono stati filmati e seguiti da tantissimi cittadini curiosi, come ha riportato la BBC.

La scoperta ittica è stata resa pubblica dalla Zoological Society of London (ZSL). La presenza di squali nel famoso fiume della capitale britannica potrebbe sembrare incredibile, ma non lo è. Anzi, si tratta di una bellissima notizia. Infatti, il Tamigi era stato dichiarato “biologicamente morto” nel 1957, a causa del forte inquinamento.

Adesso, il Tamigi ha ripreso vita. Tra le specie di squali presenti nel fiume (secondo gli scienziati sono presenti più di 100 specie di pesci), come riporta la BBC, ci sono il palombo stellato, lo spinarolo e il galeo, che può arrivare alla lunghezza di 2 metri e vivere fino a 50 anni. Anche le specie di volatili sono aumentate sulle coste del fiume, un ottimo segnale di miglioramento. Ma non solo: nel Tamigi sono stati scoperti anche cavallucci marini, foche e anguille.

Gli scienziati, inoltre, sono del parere che gli squali utilizzino l’estuario del Tamigi per partorire i loro piccoli.

L’ampliamento della gamma di animali nell’estuario è stato possibile grazie al notevole miglioramento della qualità dell’acqua e della concentrazione di ossigeno nel fiume, ossigeno disciolto che ha mostrato un importante aumento dal 2007 al 2020.

I ricercatori hanno anche scoperto che la temperatura dell’acqua del Tamigi è salita di 0,02 gradi nel corso degli ultimi anni.

L’estuario del Tamigi e i suoi habitat associati “carbonio blu” sono di fondamentale importanza nella nostra lotta per mitigare i cambiamenti climatici e costruire un forte e resiliente futuro per la natura e le persone“, ha dichiarato Alison Debney della Zoological Society of London, nel rapporto divulgato con la stampa.

Come ha ribadito Debney gli estuari sono uno dei nostri ecosistemi maggiormente trascurati e in pericolo, nonostante siano molto importanti. Infatti, gli estuari dei nostri fiumi ci proteggono dalle inondazioni, garantiscono acqua pulita e sono un vero paradiso per le specie di pesci e altri animali selvatici che lì possono trovare cibo e protezione.

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