63enne trentina muore dopo aver acquistato il "kit suicidio" online. Si cercano gli altri acquirenti

Un’insegnante della Valsugana si è tolta la vita con un prodotto acquistato su Internet. L’Interpol chiude il sito web dell'indagato principale, Kenneth Law, un cuoco dell’Ontario che vendeva illegalmente mascherine facciali e nitrito di sodio.

Un’insegnante 63enne della Valsugana si è tolta la vita dopo aver acquistato online un kit del suicidio, venduto illegalmente da uno chef di Toronto e identificato dall’Interpol canadese come Kenneth Law. L’uomo, da diversi anni, distribuiva sul web nitriti di sodio e mascherine facciali.

Come riportato dal Corriere della Sera, le vicende hanno inizio nel 2021 con il ritrovamento delle prime vittime in Canada e nel Regno Unito. Il 4 aprile 2023 la stessa storia si ripete anche in Italia, dove sono stati venduti altri nove kit tra cui quello della 63enne: la donna, A.D.L., originaria dell’Aquila e residente in Trentino, si suicida nel suo appartamento: “Mi dispiace. Sono troppo malata, troppo dolore, non avevo altra scelta”, scrive nella lettera d’addio trovata dai carabinieri.

Le indagini avviate dall’Interpol hanno avuto successo nell’identificare Law, anche grazie al recente aiuto delle forze dell’ordine italiane che hanno consegnato le foto scattate sulla scena del crimine. La Direzione centrale della polizia criminale è riuscita a risalire ad alcune delle pagine web visitate dalla donna prima del suicidio.

L’insegnante è apparsa nella lista clienti di un cuoco originario dell’Ontario, Kenneth Law, che vendeva nitriti di sodio su Internet, una sostanza letale se ingerita inavvertitamente. I siti gestiti dallo chef sono stati chiusi definitivamente dalle autorità per garantire la sicurezza dei cittadini, ma nel frattempo le autorità italiane e l’Interpol hanno lanciato l’allarme e stanno lottando contro il tempo per identificare gli altri otto acquirenti sparsi per la Penisola e salvarli dallo stesso destino che ha colpito le vittime precedenti.

Law resta per il momento il principale sospettato della morte di altre quattro persone che, dal Regno Unito, avevano acquistato lo stesso kit per togliersi la vita. Nel mese di aprile 2023, il Times di Londra è riuscito a parlare con l’indagato, rintracciato fuori da una farmacia di Mississauga, in Canada:

Si stanno suicidando loro stessi. Io non sto facendo niente di male, sto solo vendendo un prodotto. Non sto assistendo il suicidio di nessuno, è la vostra scelta, non ti sto costringendo a comprare niente.

Come riportato dal quotidiano inglese Daily Mail, la prima vittima del kit per suicidio è stata Tom Parfett, un 22enne del Berkshire trovato senza vita nell’ottobre del 2021 vicino a un pacchetto di nitrito di sodio. Il padre del ragazzo, già allora, aveva lanciato un appello:

Qualsiasi vendita online della sostanza la rende pericolosa. Così diventa troppo facile per le persone più vulnerabili, senza alcun controllo medico, togliersi la vita.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!