Il calciatore del Cordoba Alvaro Prieto, 18 anni, ritrovato morto fra i vagoni di un treno

Concluse nel peggiore dei modi le ricerche del calciatore Alvaro Prieto, scomparso da giovedì. Il suo corpo è stato trovato tra i vagoni di un treno alla stazione di Siviglia, dove era stato visto per l'ultima volta.

Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche del giovane calciatore del Cordoba Alvaro Pietro, scomparso da giovedì: il corpo del diciottenne canterano della squadra andalusa è stato ritrovato senza vita tra due vagoni di un treno nella stazione Santa Justa di Siviglia, dove era stato visto per l’ultima volta il 12 ottobre.

Le ultime immagini riprese da una telecamera posta in un passaggio della ferrovia hanno immortalato Prieto per l’ultima volta alle 10:35 di venerdì mattina, in un punto in cui l’accesso era vietato a causa della pericolosità, motivo che ha indotto a concentrare lì le ricerche della giovane promessa, calciatore della squadra giovanile del Cordoba.

A scoprire il corpo senza vita del giocatore una troupe di Television Espanola, la rete nazionale spagnola, che stava registrando un servizio proprio sulla scomparsa del giovane; il reporter ha notato delle gambe tra i vagoni del treno e così è stato appurato che si trattava proprio di Prieto, che indossava ancora i pantaloni beige e la camicia verde con cui è stato visto per l’ultima volta giovedì scorso.

Scattato l’allarme, le forze speciali giunte sul posto hanno confermato l’identità del diciottenne, che verrà ora sottoposto ad autopsia per far luce sulle cause della morte. Il ragazzo aveva partecipato a una festa a Siviglia lo scorso giovedì, assieme a un amico, e subito dopo aveva deciso di tornare in treno a Cordoba, visto che le due città sono piuttosto vicine. Tuttavia, non è stato fatto salire sul treno delle 7:35 perché il suo telefono era scarico e lui non aveva potuto mostrare il biglietto ai controllori. Prieto avrebbe provato a salire sul treno successivo, ma sarebbe stato intercettato ed espulso dalla stazione, prima di un terzo tentativo, dopo un pericoloso passaggio in galleria, andato ancora a vuoto. Da lì di lui si sono perse le tracce, fino alla tragica scoperta.

Renfe, l’azienda di trasporto ferroviario spagnola, ha fatto sapere di voler dare la massima collaborazione nelle immagini, smentendo anche l’ipotesi che Prieto possa essere stato investito da un treno: “Il treno dove è stato trovato il corpo del giovane scomparso era fuori servizio da settimane. Era guasto e durante questi giorni non ha fatto alcun movimento né è stato sottoposto a nessuna revisione o manutenzione – hanno fatto sapere portavoce della società via social – Il treno era parcheggiato su un binario di separazione del centro di trattamento tecnico di Santa Justa e non si era mosso dal 24 agosto. Oggi, quel treno stava eseguendo una manovra interna senza fornire un servizio di viaggiatori”.

15 minuti prima di quella che doveva essere la partenza, Prieto avrebbe scritto un messaggio WhatsApp ai suoi genitori: “Vado alla fermata dell’autobus”, poi il nulla; le prime ricostruzioni ipotizzano che il cellulare abbia esaurito la batteria e che il ragazzo, studente di Ingegneria oltre che calciatore, non sia così potuto salire sul treno, ma il resto della vicenda, al momento, rimane ancora tutto da chiarire.

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