In arrivo Supersex su Netflix, la serie su Rocco Siffredi: protagonista Alessandro Borghi

La serie è divisa in sette episodi e debutterà sulla piattaforma in streaming il 6 marzo 2024, l'attore ha trascorso diversi giorni in Ungheria con la star del cinema porno per carpire come interpretare al meglio il ruolo.

Ora è ufficiale. Uscirà il 6 marzo 2024 su Netflix Supersex, la serie in sette episodi liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi, che sarà interpretato da Alessandro Borghi. L’attore ha scelto di trascorrere diversi giorni in Ungheria insieme alla pornostar, che gli ha dato indicazioni su come calarsi nel suo ruolo e rendere così il personaggio credibile.

La serie vuole raccontare famiglia e origini di Rocco Siffredi, oltre al suo rapporto con l’amore, cercando di indicare come questo abbia poi influenzato il suo lavoro. Supersex è creata e scritta da Francesca Manieri, mentre la regia è a cura di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni. A darne notizia nella giornata del 15 dicembre 2023 è Netflix, che ha diffuso anche il teaser poster.

Il cast è davvero ricchissimo e comprende, oltre a Borghi, Jasmine Trinca, che veste i panni di Lucia, un personaggio di finzione che presenta diverse caratteristiche simili alle donne che hanno avuto un’ importanza speciale nella vita di Rocco Tano (questo il nome all’anagrafe di Siffredi).
Al loro fianco ci sono anche, tra gli altri, Adriano Giannini, che è Tommaso, il fratellastro del protagonista, e Saul Nanni, che è Siffredi da giovane, oltre a Gaia Messerklinger, Jade Pedri e Linda Caridi.
Calarsi nelle vesti dell’attore porno più famoso è stato certamente stimolante per Borghi, che è stato ben felice di accettare quando ha ricevuto la proposta: “Ho accettato di fare questo progetto perché non sono un bigotto, mi piaceva la cosa e inoltre in Italia interpretare questo ruolo è un bel modo per litigare con tanta gente – aveva detto in un’intervista al podcast BSMT – Girarlo è stato abbastanza difficile, ma è stato molto bello. Un viaggio nella vita di Rocco che è diventato un amico e lo stesso Rosa. Loro mi hanno aperto le porte. Mi ha detto molto più di quello che immaginavo. L’idea che avevo di lui non c’entrava nulla con la sua essenza reale. Tutti mi chiedono ‘Perché hai accettato di interpretare Rocco?”‘ E io rispondo sempre: ‘Ma perché nessuno mi ha chiesto come mai ho accettato di fare Aureliano che era uno che sparava a tutti?'”.
Girare alcune scene non è stato del tutto semplice, ma lui ha cercato di dare il meglio di sé.Come si fanno le scene più intime? Intanto si spera di essere fortunati e incontrare colleghi che hanno la stessa gestione e idee di certe cose. Il rischio più grande è che sia tra donna e uomo, che tra uomo e uomo o donna e donna, sul set potrebbe accadere che una cosa che tu metti in scena potrebbe essere fraintesa come un qualcosa che vuoi tu persona e non che fa il personaggio. Abbiamo girato per quasi 100 giorni e ci sono state decine di scene spinte, più di 50″.

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