Perché Barbie Ferreira di Euphoria non vuole essere celebrata per ciò che indossa

La modella e attrice non si sente affatto una paladina del body positive: "È divertente che la gente presupponga che io ami il mio corpo, anche perché io non ho mai detto questo, sono stati gli altri a immaginarlo appiccicandomi addosso questa etichetta".

La star della serie Euphoria, Barbie Ferreira, ha recentemente parlato di body positivity con Who What Wear. L’attrice e modella ha dichiarato che c’è ancora in atto una battaglia per quanto riguarda i corpi non in linea con le regole canoniche dettate dai media e dalla società.

Nonostante però l’attrice si sia sempre esposta a favore di un mondo dove non si facciano distinzioni di taglia, non ha mai voluto diventare una paladina del body positive. “Non è inusuale per me indossare un top corto, del resto lo faccio da quando avevo 16 anni mentre ora ne ho 25”, ha ironizzato parlando delle pressioni che riceve in merito al dover amare il proprio corpo incondizionatamente.

“È più una conversazione sul fatto che tutti lottiamo per poterci amare, e non penso che nessun giovane l’abbia ancora davvero compreso”. Un punto di partenza che accomuna tutti quindi, taglie S e Plus Size, senza distinzioni, dove ognuno di noi compie la propria personale battaglia di accettazione.

“È divertente – ha aggiunto Barbie Ferreira – che la gente presupponga che io ami il mio corpo, anche perché io non l’ho mai detto, sono stati gli altri a immaginarlo appiccicandomi addosso questa etichetta”. Il desiderio, quindi non è quello di sentirsi accettata in quanto ragazza curvy ma semplicemente come donna.

La giovane star ha precisato di avere a disposizione ogni mezzo (anche economico) per ottenere ciò che vuole in fatti di vestiti, ma che comunque resta estremamente difficile per lei trovarne di adeguati o che le piacciano davvero, fatto che dimostra quanto ancora ci sia da lavorare sul binomio taglie e moda.

L’attrice ha poi parlato del suo personaggio, Kat, che nell’ultima stagione di Euphoria sta attraversando un periodo complesso: “So che mi sono venute in mente molte cose da un punto di vista emotivo a causa della pandemia, e inserirne alcune in questa stagione è stato terapeutico per me” ha detto. “Spero che anche chi guarda possa sentirsi allo stesso modo e rilasciare la pressione di dover essere sempre perfetti e felici, perché è una cosa che semplicemente non esiste”.

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